29 febbraio

OGGI 29 FEBBRAIO, È IL GIORNO CHE NON (SEMPRE) C’È !

Perché il 29 febbraio compare ogni quattro anni?

Fu introdotto nel calendario promulgato da Giulio Cesare che entró in vigore nel 45 a.C. e che prevedeva degli anni di 365 giorni e uno di 366 giorni ogni quattro. Si trattò di una scelta fatta per rimanere allineati al calendario astronomico, considerando che, dai calcoli, risultava che un anno in realtà non dura esattamente 365 giorni ma 365 giorni e 6 ore: così il giorno in più, inserito ogni 4 anni, serviva proprio a compensare quelle 6 ore di “disavanzo” di ogni anno (6×4 = 24h = 1 giorno).

Nel 1582 Papa Gregorio XIII, con l’introduzione del calendario gregoriano, (anno calcolato di 365 giorni 5 ore 49 minuti e 6 secondi) corresse ulteriormente il tiro eliminando tre anni bisestili ogni 400, sempre all’inizio del secolo.
La regola, da allora, divenne questa: un anno è bisestile se il suo numero è divisibile per 4, con l’eccezione degli anni secolari (divisibili per 100) che non siano divisibili per 400.
Ciò significa, ad esempio, che il 2100 (divisibile per 4 ma NON per 400) sarà un anno normale e non ci sarà il 29 febbraio così come non c’è stato nel 1900.

CURIOSITÀ
Nella lingua inglese l’anno bisestile è chiamato Leap Year, ossia l’ “anno del salto” e, secondo la credenza irlandese legata a S. Patrizio, il 29 febbraio è il Bachelor’s Day ossia il giorno in cui le ragazze possano chiedere al fidanzato di sposarle. Chi non accetta paga pegno, con 12 paia di guanti, uno al mese, per nascondere la mano della donna ancora senza anello.

Inoltre, quest’anno, i nati il 29 febbraio (attualmente nel mondo ci sono più di 4 milioni di persone) potranno finalmente festeggiare il proprio compleanno nel giorno giusto, visto che l’ultima occasione era stata nel 2020 e si ripresenterà nel 2028.

Cieli sereni
PG




(1×5)+(1×2)+(2×3)=JJ

Chi di voi ha un buon orecchio e sa spiegarci l’equazione del titolo? Buon ascolto!




La gatta (di mare)

COS’ È LA GATTA ?

Nell’area prodiera del ponte di coperta la GATTA è quella mastra posta trasversalmente affinché l’acqua che può penetrare dagli occhi di cubìa, non scorra all’interno dell’imbarcazione ma fuoriesca da due ombrinali (fori laterali) posti subito prima di essa.
La parola GATTA deriva dal francese gatte e a sua volta dal latino gabăta “scodella”.

È detto anche LAVARELLO definito come… Specie di chiudenda a prua, innanzi agli occhi delle cubìe, perchè non si spanda l’acqua degli ormeggi nel salpare, o de’ marosi nel navigare (Guglielmotti 1889).

Cieli sereni
PG




La Luna piena della neve. E non solo…

LA LUNA PIENA DELLA NEVE❄️

Oggi, 24 febbraio, la Luna raggiungerà la sua fase di pienezza alle 13.30 circa, ora italiana: il nostro satellite sarà posizionato davanti alla costellazione del Leone ma non sarà possibile osservarla in quel momento preciso perchè ancora sotto l’orizzonte: dovremo così aspettare il crepuscolo serale per vederla sorgere (immagine).

Questa Luna piena sarà una “Microluna”, la prima del 2024. È così chiamata quando la ‘pienezza’ coincide con il suo passaggio in apogeo, ossia nel punto della sua orbita più lontano dalla Terra, a circa 400000 km (la distanza media é di circa 384000).
Ciò significa che ai nostri occhi la Luna apparirà un po’ meno grande (7%) e meno luminosa (14%) del solito.

Nel nostro emisfero siamo in pieno inverno e può capitare che nevichi. Per questo la luna piena di febbraio è tradizionalmente chiamata la Luna della Neve.
Le tribù indiane del Nord America la chiamavano anche Luna della Fame poichè in questa stagione la caccia diventava difficoltosa.
La luna piena di febbraio ha anche altri nomi secondo le diverse culture. Eccone alcuni:

Cinese: Luna dei Germogli
Celtico: Luna del Ghiaccio
Creek: Luna dell’Aquila

Nell’emisfero Sud, dove adesso è estate, è chiamata Luna del Grano, Luna dell’Orzo, Luna Rossa, Luna del Segugio.

Ecco di seguito gli orari (di Roma) per osservare la Luna piena:

Oggi (sabato) 24 feb, sorgerà alle 17.53 e tramonterà domani, domenica, alle 07.09;

Domani domenica 25 feb, sorgerà alle 18.54 e tramonterà lunedì 26 mattina alle 07.29;

Cieli sereni
PG




22 febbraio 1931- il Varo di Nave Vespucci!

22 febbraio 2011- Nave Vespucci all’ormeggio a Puerto La Plata 🇦🇷

ACCADDE OGGI…
…il 22 febbraio 1931

IL VARO DI NAVE VESPUCCI

L’ AMERIGO VESPUCCI, l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare, compie oggi 93 ANNI !
Costruita e allestita presso il Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia, fu varata il 22 febbraio 1931. Entrò in servizio il successivo 6 giugno come nave scuola affiancandosi alla ‘gemella’ Cristoforo Colombo, di tre anni più anziana (ma più piccola), e costituendo insieme la “Divisione Navi Scuola”. Quell’estate svolse la prima Campagna di Istruzione e al rientro, il 15 ottobre 1931, a Genova, le fu consegnata la Bandiera di Combattimento.

CURIOSITÀ
Non tutti sanno che il 22 febbraio è anche l’anniversario della morte dello stesso Amerigo Vespucci, nato a Firenze il 9 marzo 1454, che avvenne a Siviglia (Andalusia) nel 1512.

Cieli sereni
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Go East!

Cliccate sulle immagini… per una galleria fotografica da Mille e una notte! (…in aggiornamento continuo ;-))

Post-Expressionism



20 febbraio 1935 – Caroline Mikkelsen, la prima donna in Antartide!

ACCADDE OGGI.. 89 ANNI FA !
20 febbraio 1935

L’esploratrice danese-norvegese Caroline Mikkelsen (1906-1998), il 20 febbraio 1935, diviene la prima donna a mettere piede in Antartide.

Caroline Mikkelsen, nata in Danimarca, sposò il capitano norvegese Klarius Mikkelsen.
Nell’inverno 1934-1935, accompagnò il marito in una spedizione per cercare terre antartiche che avrebbero potuto essere annesse alla Norvegia.
Il 20 febbraio la spedizione approdò sulla piattaforma continentale antartica, Caroline lasciò la nave e partecipò all’innalzamento della bandiera norvegese su un tumulo commemorativo.
È una questione ancora controversa se questo sbarco avvenne sulla terraferma o su un’isola: inizialmente si pensò che fosse atterrata sulle colline Vestfold, non lontano dall’attuale stazione Davis ma nel 2002, dei ricercatori australiani accertarono che la squadra sbarcò sulle Isole Tryne, a circa cinque chilometri dalla terraferma, dove ancora oggi è possibile vedere il cumulo di pietra commemorativo.

Caroline Mikkelsen morì nel 1998 e in Antartide il monte Caroline Mikkelsen ha preso da lei il nome.

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Il nodo d’anguilla, detto anche “paletto”…

IL NODO D’ANGUILLA 🪱

Il NODO D’ANGUILLA, conosciuto anche come Gassa a Serraglio o Nodo a Legno è un nodo scorsoio. Se si tira la cima corrente, la stessa scorre e stringe il palo o l’oggetto attorno a cui è stato realizzato. Per questo è anche chiamato Nodo Paletto: è molto semplice e immediato nella sua esecuzione e altrettanto facile da sciogliere anche dopo aver subito tensioni e serve per ormeggiarsi velocemente (ma provvisoriamente!) ad una bitta o ad un anello.

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18 febbraio 1965: Indipendenza del Gambia

ACCADDE OGGI..
… 18 febbraio 1965

Il GAMBIA ottiene l’indipendenza dal Regno Unito.
Il Paese è il più piccolo Stato dell’Africa continentale (la sua estensione è di poco superiore al Trentino-Alto Adige) ed è bagnato, ad ovest dall’oceano Atlantico dove sfocia il fiume omonimo che lo attraversa interamente: il Gambia.

Verso la metà del XV secolo i navigatori portoghesi raggiunsero questa zona dal mare stabilendovi una base per il commercio internazionale.
Il primo di questi fu il navigatore veneziano Alvise Da Mosto (Cadamosto o Ca’ Da Mosto, in portoghese Luís o Luiz Cadamosto) (1430c. – 1483); Esplorò il fiume Gambia addentrandosi nella regione per quasi 100 km “per veder e intender alguna cosa nuova”
Tentò anche nell’anno successivo, nel 1456, insieme ad Antoniotto Usodimare ma dovettero desistere data la forte ostilità da parte degli indigeni.

CURIOSITÀ
I nomi Da Mosto e Usodimare furono portati, negli anni 30, da due navi della Marina Militare Italiana.

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17 febbraio, giornata nazionale del gatto!

Nata in Italia nel 1990 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’adozione dei gatti.Questa ricorrenza viene celebrata in date diverse in altre parti del mondo: ad esempio il 22 febbraio in Giappone 🇯🇵, il 1° marzo in Russia 🇷🇺, l’ 8 agosto in Canada 🇨🇦 e il 29 ottobre negli Stati Uniti 🇺🇸.

I GATTI A BORDO DELLE NAVI

I gatti, nell’antichità, erano ritenuti animali magici e numerose leggende e superstizioni erano diffuse tra i marinai: considerati animali intelligenti e porta fortuna erano oggetto di cure e attenzioni da parte degli equipaggi. Si riteneva che i gatti avessero poteri miracolosi nel proteggere le navi dalle intemperie: le mogli dei pescatori, a volte, tenevano in casa anche dei gatti neri, nella speranza che sarebbero stati in grado di usare la loro influenza per proteggere i loro mariti in mare.
Si credeva che fosse un evento fortunato se un gatto si avvicinava a un marinaio sul ponte, ma un presagio negativo se arrivava solo a metà strada e poi tornava indietro.
Un’ altra credenza popolare era che i gatti potessero scatenare tempeste attraverso la magia immagazzinata nelle loro code. Se un gatto di una nave cadeva o veniva gettato in mare, si pensava che avrebbe evocato una tempesta tale da fare affondare la nave e che se la nave fosse riuscita a salvarsi, sarebbe stata maledetta con nove anni di sventure. Se un gatto si leccava la pelliccia contropelo, significava che stava arrivando una tempesta di grandine; se starnutiva significava pioggia; e se era vivace significava vento.
Alcune di queste credenze hanno un fondamento di verità: i gatti sono in grado di percepire lievi cambiamenti meteorologici grazie al loro orecchio interno molto sensibile, che permette loro anche di cadere sempre in piedi. La bassa pressione atmosferica che di solito anticipa un tempo burrascoso, spesso rende i gatti nervosi e irrequieti.
I marinai giapponesi ritengono che un gatto, di una specie particolare come il calico, a tre colori (みけねこ, mike-neko), salendo sull’albero maestro della nave, tenga lontani gli spettri dei naufraghi.

CURIOSITÀ
Alcuni marinai ritenevano che il gatto polidattile (dotato di un numero di dita superiore al normale a causa di un’anomalia congenita) fosse più adatto per catturare animali nocivi, convinti del fatto che tali gatti, avendo più dita, avessero più equilibrio sulle imbarcazioni e in alcune parti del mondo i gatti polidattili sono anche chiamati “gatti di bordo”.

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