Aquawareness: trattato riassuntivo

Aquawareness come Pratica Olistica: trattato riassuntivo.
Aquawareness è una pratica olistica che unisce la consapevolezza corporea, la meditazione e il movimento in acqua, con l’obiettivo di promuovere il benessere psico-fisico e una più profonda connessione con il proprio sé. Sviluppata nei primi anni Duemila da Giancarlo De Leo, esperto di biomeccanica del nuoto e tecniche somatiche, questa disciplina si fonda sull’idea che l’ambiente acquatico, se approcciato con la giusta mentalità, possa diventare un potente strumento di auto-esplorazione e riequilibrio.
A differenza del nuoto tradizionale, focalizzato sulla performance e sulla tecnica, l’Aquawareness pone l’accento sull’ascolto interiore, sulla fluidità del movimento e sulla riscoperta di un rapporto primordiale e armonioso con l’acqua. La pratica si allontana da un approccio meramente meccanicistico per abbracciare una visione più ampia che integra mente, corpo e spirito.
Principi Fondamentali
I pilastri su cui si regge l’Aquawareness sono:
* Mindfulness Acquatica: Il fulcro della pratica è la “presenza mentale” (mindfulness) nell’ambiente acquatico. Si incoraggia il praticante a portare un’attenzione non giudicante al momento presente, concentrandosi sulle sensazioni del corpo a contatto con l’acqua, sul ritmo del respiro e sui movimenti, anche i più impercettibili.
* Destrutturazione del Gesto Tecnico: L’Aquawareness invita a “disimparare” gli automatismi del nuoto convenzionale per riscoprire un movimento più istintivo e personale. Si abbandona l’ossessione per la forma perfetta per esplorare la libertà del corpo in acqua attraverso gesti semplici come galleggiare, scivolare e immergersi in modo consapevole.
* Ascolto Corporeo e Propriocezione: L’acqua, con la sua capacità di sostenere e avvolgere il corpo, amplifica la percezione di sé. La pratica mira a sviluppare una maggiore propriocezione, ovvero la capacità di percepire la posizione del proprio corpo nello spazio, e un più profondo ascolto dei segnali interni, siano essi fisici o emotivi.
* Respirazione Consapevole: Il respiro è considerato il ponte tra mente e corpo. Nell’Aquawareness, si utilizzano tecniche di respirazione consapevole per favorire il rilassamento, gestire l’ansia legata all’acqua e raggiungere uno stato di calma interiore.
Le Tecniche e la Pratica
Una sessione di Aquawareness si svolge tipicamente in un ambiente tranquillo, come una piscina con acqua calda. Il praticante, guidato da un istruttore o in autonomia, è invitato a sperimentare una serie di esercizi volti a risvegliare la consapevolezza acquatica. Tra le tecniche utilizzate vi sono:
* Galleggiamento Statico e Dinamico: Imparare a fidarsi dell’acqua e a lasciarsi sostenere, osservando come il respiro influenzi la galleggiabilità.
* Movimenti Lenti e Fluidi: Esplorare le diverse possibilità di movimento del corpo in assenza di gravità, senza uno scopo preciso se non quello di “sentire”.
* Immersioni Consapevoli: Avvicinarsi all’apnea in modo graduale e non performativo, come strumento per acuire la presenza mentale e la calma.
* Giochi d’Acqua: Riscoprire l’elemento ludico del contatto con l’acqua per liberare la creatività e ridurre le tensioni.
Benefici della Pratica Olistica
I benefici riportati dai praticanti di Aquawareness si estendono su più livelli:
* A Livello Fisico: Riduzione delle tensioni muscolari, miglioramento della flessibilità e della coordinazione, e un generale senso di rilassamento.
* A Livello Mentale ed Emotivo: Diminuzione dello stress e dell’ansia, aumento della capacità di concentrazione e di gestione delle proprie paure (in particolare l’acquafobia). La pratica favorisce inoltre un rapporto più positivo con il proprio corpo e una maggiore autostima.
* A Livello Spirituale: Per molti, l’Aquawareness rappresenta un percorso di crescita personale e di riconnessione con la propria essenza più profonda. L’esperienza di unità con l’acqua può indurre stati meditativi e un senso di pace interiore.
In sintesi, l’Aquawareness si propone come un “trattato” vivente sulla relazione tra l’essere umano e l’acqua, un dialogo silenzioso che, attraverso il corpo e il respiro, permette di accedere a una più autentica conoscenza di sé. Non è semplicemente un modo diverso di nuotare, ma un invito a immergersi, in tutti i sensi, nella propria interiorità.