“A Pasqua di Maggio”

LA “PASQUA DI MAGGIO”

Il vecchio modo di dire “a Pasqua di maggio” era usato per riferirsi a qualcosa che “non sarebbe mai e poi mai successa”. Questo perché la Pasqua, pur avendo date ‘mobili’, NON può mai cadere nel mese di maggio.

MA…NON È PROPRIO COSÌ !
Se per i Cattolici la Santa Pasqua può cadere sempre e solamente tra il 22 marzo e il 25 aprile, per gli Ortodossi le due date limite sono il 4 aprile e l’ 8 maggio.

PERCHÈ ?
Il calendario ortodosso è 13 giorni in ritardo rispetto al calendario gregoriano adottato dalla Cristianità d’Occidente nel 1582.
Questo fa spostare in avanti di 13 giorni anche la data del plenilunio preso come riferimento per il calcolo del giorno di Pasqua: quando il plenilunio cade nel periodo tra il 21 marzo e il 2 aprile (date gregoriane), per il calendario giuliano NON è ancora primavera, per cui la differenza tra la data della Pasqua cattolica e di quella ortodossa puó anche arrivare a 35 giorni !

FACCIAMO UN ESEMPIO

Se il 26 marzo fosse sabato e fosse plenilunio, per la Chiesa cattolica sarebbe Pasqua la domenica immediatamente successiva, cioè il 27 marzo.
Secondo il calendario giuliano, invece, il 26 marzo gregoriano corrisponde al 13 marzo, e dunque NON È ANCORA Primavera; così, per il calcolo della data di Pasqua, si deve passare al plenilunio successivo, il 12 aprile ‘giuliano’, ovvero il 25 aprile ‘gregoriano’ e la Pasqua ortodossa è la domenica successiva, appunto la “Pasqua di maggio”.
È proprio il caso della Pasqua ortodossa di questo 2024 che cadrà tra 35 giorni (il 5 maggio !).
La Settimana Santa inizierà il 29 aprile e il Venerdì Santo sarà commemorato il 3 maggio.

CURIOSITÀ
Nel 2025, la Pasqua ortodossa e cattolica torneranno ad essere celebrate nello stesso giorno (20 aprile) per la prima volta dopo undici anni, ma già nel 2026 torneranno a cadere in date separate da 7 giorni (5 e 12 aprile) e nel 2027 ancora da 35 giorni (28 marzo e 2 maggio).

Cieli sereni
PG




Il Cielo capovolto

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Nave Vespucci in navigazione tra Buenos Aires 🇦🇷 e Punta Arenas 🇨🇱 lungo le coste della Patagonia.

IL CIELO ‘CAPOVOLTO’

Nave Vespucci sta navigando nell’emisfero Sud dove, di notte, tutte le figure delle costellazioni celesti appaiono all’equipaggio ‘ribaltate’ rispetto al punto di vista delle nostre latitudini.

Se prendiamo, ad esempio, la costellazione di Boote (detta anche il Bifolco o Guardiano dell’Orsa ) che è visibile in entrambi gli emisferi, ci accorgiamo che la stessa tramonta sull’orizzonte occidentale della nostra nave in posizione “capovolta” ! (nel disegno sono circa le 07.00 UTC di oggi).
Anche il suo arco apparente sulla volta celeste, così come quello del Sole e di tutte le altre stelle, alle latitudini meridionali, hanno un percorso diverso, culminando a Nord anzichè a Sud come accade nel nostro emisfero.

CURIOSITÀ

PATAGONIA, perchè si chiama così?
Il nome deriva dagli abitanti della regione chiamati Patagoni (da patagones “piedoni” ) dagli Spagnoli durante la spedizione di Magellano a causa della grandezza delle orme lasciate dai loro piedi data la loro elevata statura. La loro cultura originaria era caratterizzata dalla caccia e dal nomadismo.

Cieli sereni
PG




Luna del Lombrico o…Luna che Dorme, Luna Ventosa, Luna del Raccolto e Luna del Mais.

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25 marzo 2024 – Nave Vespucci in navigazione nell’Oceano Atlantico lungo le coste della Patagonia argentina.

Il 25 marzo, in Italia alle 08.00, il nostro satellite ha raggiunto la fase di piena. In quel momento esatto si è verificata la ‘complanarità’ tra Sole, Terra e Luna e quest’ultima è stata illuminata completamente dalla luce solare.
Purtroppo in Italia non abbiamo potuto osservare la luna in quel preciso istante perché era già tramontata. Si sono invece goduti lo spettacolo su Nave Vespucci, (almeno coloro che erano svegli per la guardia di notte) alle 04:00 ora locale di bordo, con una luna piena ben visibile sull’orizzonte settentrionale.

Il nome di questa luna piena di marzo deriva dalla tradizione degli indiani d’America che associavano l’inizio della primavera con la comparsa dei lombrichi nel terreno che disgela.

IL PLENILUNIO CHE ‘DECIDE’ LA PASQUA

Oltre agli appellativi che riportano alla memoria il periodo in cui assistiamo al risveglio della natura, questo plenilunio è anche determinante per stabilire la data della Pasqua.
Per capire questo collegamento occorre risalire al Concilio di Nicea (325 d. C.) che fissò la data della Pasqua alla prima domenica dopo il primo plenilunio che segue l’equinozio di primavera.
Divenne così l’unica festività cristiana che ha una data ‘mobile’ (legata al calendario luni-solare) che non cade ogni anno lo stesso giorno, come invece accade per il Natale.

Qest’anno l’inizio della primavera astronomica si è verificata il 20 marzo, questa Luna Piena del Lombrico è la prima dopo l’equinozio e pertanto domenica prossima, 31 marzo, festeggeremo la Pasqua. Per questo motivo è definita anche Luna Pasquale.

ECLISSI PENOMBRALE
Agli occhi più allenati la luna piena è apparsa un po’ ‘sbiadita’. Cosa ha causato questo strano fenomeno? Si è verificata un’ eclissi penombrale della Luna, che si è trovata a transitare solo nella penombra – e non nell’ombra – della Terra.

UNA “MICROLUNA”
Un’altra caratteristica di questo plenilunio è stata quella di vedere, per un occhio allenato, un disco lunare leggermente più piccolo del solito. Questo “rimpicciolimento” è dovuto al fatto che la Luna ha raggiunto la fase di piena trovandosi all’ apogeo, il punto più lontano dalla Terra. Per questo è chiamata anche Microluna che è l’opposto della Superluna che, invece, si verifica quando il nostro satellite naturale raggiunge la sua pienezza al perigeo. La Luna Piena del Lombrico è stata la seconda e ultima Microluna del 2024.

CURIOSITÀ
Oltre al nome di Luna Piena del Lombrico è conosciuta anche con il nome di Luna che Dorme, Luna Ventosa, Luna del Raccolto e Luna del Mais.

Cieli sereni
PG




Sabato 23 marzo 2024 – giornata mondiale della Meteorologia


Nave Vespucci sta navigando verso Sud a largo delle coste argentine

Oggi, come ogni 23 marzo, si celebra la Giornata Mondiale della Meteorologia.

Quando si parla di clima e di tempo (ovviamente quello meteorologico) si è indotti a pensare solamente a ciò che accade sopra le nostre teste, nell’aria dell’atmosfera, tralasciando l’oceano che, tuttavia, ha un ruolo fondamentale in tutti i processi.

I mari e gli oceani infatti, coprendo circa il 70% della superficie terrestre, sono i principali motori del tempo e del clima sulla Terra nonchè dell’economia globale: sull’acqua si muove oltre il 90% del commercio mondiale e il 40% dell’ umanità vive entro i 100 km dalla costa.

Ecco di seguito alcuni esempi per capire lo stretto legame tra il mare e l’atmosfera e come le loro interazioni determinano il tempo e le stagioni.

1) I mari assorbono la maggior parte dell’energia solare che giunge sulla Terra. Poiché l’Equatore riceve molta più energia solare rispetto ai poli, si creano delle enormi correnti oceaniche orizzontali e verticali che, come degli enormi nastri trasportatori, ridistribuiscono questo calore in tutto il pianeta, a volte anche per migliaia di chilometri, prima di rilasciarlo nell’atmosfera.

2) I mari si riscaldano e si raffreddano più lentamente dell’atmosfera, quindi il clima costiero tende ad essere più moderato di quello continentale, con minori temperature estreme di caldo e di freddo.

3) L’evaporazione dal mare, specialmente nella fascia tropicale, crea la maggior parte delle nuvole e delle piogge, influenzando la distribuzione delle zone umide e secche sulla terra.

4) Gli oceani “catturano” un enorme quantità di energia che viene rilasciata con potenti tempeste ed eventi tra i più estremi e distruttivi al mondo come i cicloni tropicali.

5) L’oceano assorbe il 90% del calore extra intrappolato sulla Terra dalle emissioni di carbonio dell’umanità (l’atmosfera solo il 2,3%).

Questo calore in eccesso contribuisce all’innalzamento del livello del mare a causa della sua espansione termica, allo scioglimento del ghiaccio marino, allo sbiancamento dei coralli, alla nascita di aree anossiche (senza ossigeno) e di altri ambienti inospitali per la vita marina.

Per questo i ricercatori “osservano” l’oceano e i suoi cambiamenti con misurazioni di temperatura (atmosferica e superficie del mare), pressione atmosferica, vento, onde, precipitazioni e altre variabili che sono gli input dei più moderni modelli di previsione.

Cieli sereni
PG




Buona Primavera!

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Nave Vespucci in porto a Buenos Aires 🇦🇷

20 marzo 2024 – OGGI È PRIMAVERA !

Oggi, mercoledì 20 marzo, precisamente questa mattina, quando in Italia gli orologi segnavano le 04:07, si è verificato l’ Equinozio di Primavera.
Meglio sarebbe dire “di Marzo” dato che per l’emisfero meridionale, dove si trova anche il Vespucci, questo giorno coincide, invece, con l’inizio dell’Autunno.
Nel giorno di oggi i raggi del Sole colpiscono perpendicolarmente (a 90°) l’asse terrestre e di conseguenza il nostro astro a mezzodì si trova “a picco” sull’ Equatore. La durata del dì è all’incirca uguale a quella della notte su tutta la Terra. La parola “equinozio” (da equi-nox) sta ad indicare, appunto, l’equivalenza (teorica) tra le 12 ore di luce e le 12 ore di buio che si hanno su tutta la Terra.

Perchè il 20 e NON il 21 marzo?

Nell’immaginario (dai ricordi scolastici) la primavera inizia il 21 marzo ma, da un po’ di tempo (dal 2007), non è più così. Scherzi del calendario gregoriano in uso che tenta di conciliare la durata esatta del giorno (moto di rotazione della Terra su se stessa) con quella dell’anno (moto di rivoluzione intorno al Sole).
Ci dovremo rassegnare perchè tornerà ad essere il 21 marzo tra 78 anni, nel 2102 !!

CURIOSITÀ
Alla stessa ora scoccherà il nuovo anno ( Nowruz ) per il calendario Persiano secondo il quale oggi, in Iran e in molti paesi del Medio Oriente, è il primo giorno del 1403 !!!

Auguri!
سال نو مبارک
Cieli sereni
PG




10 marzo 1982 – allineamento planetario!

ACCADDE OGGI…
.. il 10 marzo 1982

Alle 6 del mattino del 10 marzo 1982, circa mezz’ora prima dell’alba, con il cielo ancora oscurato, si verificò un raro “allineamento planetario”.

Cos’è un allineamento planetario?
L’allineamento planetario è un termine astronomico usato per descrivere l’evento in cui diversi pianeti, nello stesso momento, si trovano tutti su un lato del Sole rispetto al nostro punto di vista sulla Terra; Il risultato è che i pianeti sono contemporaneamente visibili sopra l’orizzonte.
Questo fu il caso di quel 10 marzo 1982 quando, da Levate a Ponente passando per il Sud, risultarono visibili sulla volta celeste ben 7 pianeti !, nell’ordine:
Mercurio e Venere a Est, Nettuno e Urano a Sud, Giove, Saturno e Marte a Sud Ovest. Infine, a rendere questa parata ancora più spettacolare, si aggiunse anche la Luna piena.
(Per Nettuno fu necessario una strumentazione ottica di potenza per poter essere visto).

Osservando il cielo notturno, durante gli allineamenti, i pianeti appaiono tutti posizionati in prossimità di un arco immaginario sulla volta celeste: si tratta dell’ eclittica: la curva lungo cui si muove il Sole durante il corso dell’anno.

CURIOSITÀ
Il prossimo allineamento si verificherà il 28 febbraio 2025 quando i pianeti (Saturno, Mercurio, Nettuno, Venere, Urano, Giove e Marte) saranno di nuovo visibili contemporaneamente, ma questa volta, nel cielo serale!

Il prossimo allineamento completo, simile a quello del 1982, secondo i calcoli degli astronomi, avverrà nel 2357.

Cieli sereni
PG




9 marzo 1454 – nasce Amerigo Vespucci

ACCADDE OGGI…
…il 9 marzo 1454

Il 9 marzo 1454 nasce a Firenze Amerigo Vespucci, navigatore, esploratore consapevole della scoperta dell’America.
“Arrivai alla terra degli Antipodi, e riconobbi di essere al cospetto della quarta parte della Terra.
Scoprii il continente abitato da una moltitudine di popoli e animali, più della nostra Europa, dell’Asia o della stessa Africa.”

Amerigo Vespucci, proveniente da un’antica famiglia nobiliare di Firenze originaria di Peretola, ripercorse le terre scoperte da Colombo nei primi anni del ‘500. Nei suoi primi due viaggi fu al servizio dei Re Cattolici di Spagna, negli ultimi due del Portogallo.
Fu il primo a intuire, durante i suoi viaggi nel Nuovo Mondo, di trovarsi in presenza non di una parte dell’Asia, come aveva ritenuto Cristoforo Colombo, ma di un vero e proprio continente.

CURIOSITÀ

Perchè l’America si chiama… America?

Nel 1507 il cartografo tedesco Martin Waldseemüller, nella sua Carta Universalis Cosmographia,
per indicare il territorio del nuovo continente, stampò per primo il nome “America” in onore di Amerigo Vespucci (Americus Vespucius).

Cieli sereni
PG




La Cometa “flop-Kohoutek” – 7 marzo 1973

Il 7 marzo 1973 una nuova cometa venne osservata dall’astronomo ceco Luboš Kohoutek da cui prese il nome.
Dopo l’avvistamento, man mano che la cometa si avvicinava verso la nostra stella, gli astronomi si entusiasmarono per lo spettacolo tanto atteso da soprannominarla la “cometa del secolo“.
Al suo perielio (punto più vicino al Sole), calcolato per il successivo 26 dicembre, la cometa avrebbe dovuto mostrare tutto il suo spettacolo per l’evaporazione dei materiali ghiacciati di cui era composta.
In realtà, la cometa divenne un vero e proprio flop: diventò più brillante nelle sere successive al transito ma ben al di sotto delle aspettative.
Fortunatamente le aspettative tradite riguardarono anche le sventure che, si pensò, avrebbe dovuto portare ma che non si verificarono.

CURIOSITÀ
La cometa venne anche osservata dall’equipaggio dello Skylab 4 diventando così la prima cometa ad essere fotografata da una navicella spaziale.

Cieli sereni
PG




C’era una volta…il 30 FEBBRAIO ?

Scopritelo leggendoci attentamente! Il 30 febbraio non esiste nel nostro calendario! Il mese di febbraio ha 28 giorni (29 negli anni bisestili), ma non tutti sanno che, nella storia, un 30 febbraio è esistito!

LO STRANO CASO DEL…
30 FEBBRAIO!

Nel 1582, per correggere l’approssimazione del precedente calendario giuliano, stabilito nel 46 a. C. da Giulio Cesare, entrò in vigore il calendario gregoriano: in quell’anno, a giovedì 4 ottobre (giuliano) fece seguito venerdì 15 ottobre (gregoriano).
Ciò avvenne in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, e successivamente negli altri Paesi cattolici.
I Paesi protestanti, invece, non adottarono il nuovo calendario “imposto dal Papa” e vi si uniformarono solo in epoche successive.

IL CASO DELLA SVEZIA 🇸🇪

L’Impero svedese passò dal calendario giuliano a quello gregoriano nel 1699.
Per recuperare i 10 giorni di anticipo del calendario gregoriano su quello giuliano, fu deciso inizialmente di eliminare gli anni bisestili (già previsti nel c. giuliano) dal 1700 al 1740, recuperando così un giorno ogni 4 anni; nel giro di 40 anni, precisamente il 1 marzo 1740, il calendario svedese si sarebbe così ‘riallineato’ con quello gregoriano.

Si iniziò quindi con l’eliminare il 29 febbraio del 1700, ma, negli anni successivi, il piano non fu applicato perché il Paese era impegnato nella guerra con la Russia.
Così, sia il 1704 sia il 1708, furono riconsiderati bisestili, ritornando di fatto al vecchio calendario giuliano.
Ma rimaneva un problema: c’era da recuperare il giorno saltato nel 1700.
Si stabilì dunque che nel 1712 venisse aggiunto a febbraio un secondo giorno, oltre a quello dovuto perché quell’anno era bisestile. Così, nel calendario svedese del 1712, febbraio ebbe 30 giorni !
Per la cronaca, la Svezia passò definitivamente al calendario gregoriano nel 1753, ‘saltando’ i giorni dal 18 al 28 febbraio.

IL CASO SOVIETICO 🇷🇺

Dal 1 ottobre 1929 l’Unione Sovietica iniziò a utilizzare il Calendario rivoluzionario sovietico, molto simile al Calendario rivoluzionario francese. Ogni mese aveva 30 giorni e i rimanenti 5 giorni (6 negli anni bisestili) erano festività senza mese. Quindi nel 1930 e nel 1931 ci fu un 30 febbraio !. Dal 1932 i mesi ripresero la loro originale lunghezza.

Buon venerdì 1 marzo e
Cieli sereni
PG




29 febbraio

OGGI 29 FEBBRAIO, È IL GIORNO CHE NON (SEMPRE) C’È !

Perché il 29 febbraio compare ogni quattro anni?

Fu introdotto nel calendario promulgato da Giulio Cesare che entró in vigore nel 45 a.C. e che prevedeva degli anni di 365 giorni e uno di 366 giorni ogni quattro. Si trattò di una scelta fatta per rimanere allineati al calendario astronomico, considerando che, dai calcoli, risultava che un anno in realtà non dura esattamente 365 giorni ma 365 giorni e 6 ore: così il giorno in più, inserito ogni 4 anni, serviva proprio a compensare quelle 6 ore di “disavanzo” di ogni anno (6×4 = 24h = 1 giorno).

Nel 1582 Papa Gregorio XIII, con l’introduzione del calendario gregoriano, (anno calcolato di 365 giorni 5 ore 49 minuti e 6 secondi) corresse ulteriormente il tiro eliminando tre anni bisestili ogni 400, sempre all’inizio del secolo.
La regola, da allora, divenne questa: un anno è bisestile se il suo numero è divisibile per 4, con l’eccezione degli anni secolari (divisibili per 100) che non siano divisibili per 400.
Ciò significa, ad esempio, che il 2100 (divisibile per 4 ma NON per 400) sarà un anno normale e non ci sarà il 29 febbraio così come non c’è stato nel 1900.

CURIOSITÀ
Nella lingua inglese l’anno bisestile è chiamato Leap Year, ossia l’ “anno del salto” e, secondo la credenza irlandese legata a S. Patrizio, il 29 febbraio è il Bachelor’s Day ossia il giorno in cui le ragazze possano chiedere al fidanzato di sposarle. Chi non accetta paga pegno, con 12 paia di guanti, uno al mese, per nascondere la mano della donna ancora senza anello.

Inoltre, quest’anno, i nati il 29 febbraio (attualmente nel mondo ci sono più di 4 milioni di persone) potranno finalmente festeggiare il proprio compleanno nel giorno giusto, visto che l’ultima occasione era stata nel 2020 e si ripresenterà nel 2028.

Cieli sereni
PG