L’Alba di oggi, sul Vespucci, e il “Terminatore” – 24 settembre 2023

L’ ALBA DI OGGI SUL VESPUCCI

Questa immagine rappresenta il sorgere del Sole di oggi (Equinozio di settembre) sulle coste atlantiche del Sud America, e del progressivo avanzare della luce del giorno sulla superficie terrestre.

La linea che separa la parte illuminata (diurna) dalla parte in ombra (notturna) è il TERMINATORE: una linea che, a causa della rotazione terrestre, ‘viaggia’ sulla superficie del pianeta da Levante verso Ponente due volte al giorno: una volta portando l’alba e una volta il tramonto.

Nell’ immagine è rappresentato il terminatore al suo passaggio, all’alba, su Nave Vespucci in navigazione (📌) alle 05:42, ora di bordo. Si può notare che, a quell’ora in Brasile (Brasilia) il Sole era già sorto (05:01 ora di bordo) mentre in Colombia (a Bogotà) era ancora sotto l’orizzonte (alba alle 06:45 ora di bordo).
Questo ci mostra che il terminatore, per andare dal meridiano di Brasilia a quello di Bogotà (differenza di longitudine di circa 26°), ha impiegato 1 ora e 44 minuti: quindi muovendosi ad una velocità di 1650 km/h !!

Chi lo avrebbe detto, dato che comunemente percepiamo le albe e i tramonti sopraggiungere così lentamente!

Cieli sereni
PG




Le Isole ABC: Aruba, Bonaire e Curaçao

Navigazione nel Mar dei Caraibi

LE ISOLE ABC
Con questo acronimo si intendono le tre isole situate nella parte meridionale del Mar dei Caraibi, al largo della costa nord-occidentale del Venezuela.
“ABC” sono le iniziali delle isole principali del gruppo: si tratta di Aruba (A) 🇦🇼, Bonaire (B) e Curaçao (C) 🇨🇼.
Tutte e tre fanno parte del Regno dei Paesi Bassi 🇳🇱 sotto il nome ufficiale di Dutch Caribbean (Caraibi Olandesi), mentre un tempo si chiamavano Antille Olandesi.

Aruba e Curaçao sono nazioni costitutive del Regno, mentre Bonaire è una municipalità speciale dei Paesi Bassi.

CURIOSITÀ
Aruba, Bonaire e Curacao, si trovano tranquillamente lontane dalla cintura degli uragani nei Caraibi e pertanto sempre molto visitate!

Cieli sereni
PG




Chiamate video e audio Arriveranno su X: Elon Musk rivela le nuove funzionalità.


di Redazione Online_

Presto sarà possibile effettuare chiamate video e audio su X (fino a poco tempo fa conosciuta come Twitter).

Le nuove funzionalità in arrivo sulla piattaforma sono state annunciate dal CEO di Twitter Inc., Elon Musk.

“Chiamate video e audio in arrivo su X: saranno disponibili su iOS, Android, Mac e PC; non sarà necessario un numero di telefono. X diventerà un efficace elenco globale di contatti”,

ha annunciato il patron di Tesla sui social media.

Inoltre, Musk ha definito questa combinazione di funzionalità ‘unica’.

Non è un segreto che la sua ambizione sia quella di trasformare la piattaforma in un’applicazione completa, che copra tutto, dall’esperienza tradizionale dei social media ai videogiochi e ai servizi finanziari.

L’annuncio di queste nuove funzionalità coincide con l’uscita della sua biografia nelle librerie, scritta da Walter Isaacson.

Nel libro si parla anche dell’acquisizione del social network e vengono rivelate alcune indiscrezioni.

Ad esempio, emerge la frase che Musk ha detto al CEO dell’epoca, Parag Agrawal, il 31 marzo 2022

‘Quello che Twitter ha bisogno è un drago che sputa fuoco’.

All’epoca, l’ipotesi di acquisto non era ancora ufficialmente sul tavolo: Musk voleva agire dall’esterno per realizzare il suo sogno, cioè creare quel X.com che aveva cercato di realizzare per decenni.

Tuttavia, in pochi giorni, le sue intenzioni sono cambiate, e con esse il destino del social network.





Ottimizza il Tuo Profilo su LinkedIn con ChatGPT per Massimizzare le Opportunità Professionali”


di redazione online_

Nel mondo digitale di oggi, la prima impressione è fondamentale, soprattutto quando si tratta del tuo profilo LinkedIn.

Con soli pochi istanti a disposizione per catturare l’attenzione di chi visita il tuo profilo, è essenziale che esso sia solido e coinvolgente.

Ma sappiamo tutti quanto lavoro possa richiedere, vero? Ecco dove entra in gioco ChatGPT. Questo strumento di intelligenza artificiale (IA) ti è probabilmente già noto grazie a menzioni da amici, media e social media. Sebbene le migliorie nell’ambito dell’IA, in particolare con ChatGPT, siano incredibilmente affascinanti, molte persone possono ancora sentirsi incerte riguardo a cosa sia esattamente, se sia sicuro da utilizzare e se possa davvero essere utile.

Non preoccuparti, siamo qui per darti una mano! In questo articolo, esploreremo dettagliatamente ChatGPT, valutando se sia adatto per te come professionista e come puoi sfruttarlo al meglio (e sì, puoi usarlo per LinkedIn!).

Vantaggi di ChatGPT per LinkedIn e la Tua Carriera

Se sei un professionista in un’azienda, tu o la tua azienda state probabilmente considerando le potenziali applicazioni di ChatGPT per semplificare le operazioni quotidiane.

Questa tecnologia può automatizzare molte attività noiose in modo rapido ed accurato, rendendo le tue giornate più efficienti.

Se lavori nel settore delle connessioni professionali, ci sono molteplici modi in cui puoi sfruttare ChatGPT senza sforzi eccessivi. Ad esempio, potresti risparmiare tempo utilizzandolo nella ricerca di lavoro per scrivere obiettivi nel tuo curriculum, sintetizzare un riepilogo professionale, o redigere testi per il tuo portfolio o sito web.

Potresti addirittura contare su ChatGPT per aiutarti a comporre la tua lettera di presentazione o per prepararti per un colloquio. In questo modo, potresti dedicare meno tempo a compiti ripetitivi e lunghe descrizioni, e invece focalizzarti su attività più strategiche.

LinkedIn: Il Terreno di Gioco Perfetto per ChatGPT

Con oltre 875 milioni di profili professionali, LinkedIn offre un’enorme opportunità di connessione e di sviluppo delle tue prospettive future. Tutto, dalla ricerca di lavoro alla costruzione del tuo brand personale, è alla portata grazie a questa piattaforma. E se hai già esperienza con LinkedIn, probabilmente hai notato quanto possa essere impegnativo mantenere un profilo ottimizzato e aggiornato nel tempo.

Proprio qui, ChatGPT può darti una mano.

LinkedIn rappresenta la scelta perfetta per prendere confidenza con ChatGPT come professionista. È facilmente accessibile ed è efficacissimo per ottenere risultati positivi. Puoi sperimentare senza dover chiedere revisioni ad altri, sia che si tratti di revisori aziendali, colleghi o esperti tecnici.

Come Utilizzare ChatGPT su LinkedIn Ecco alcune modalità concrete per utilizzare ChatGPT per migliorare il tuo profilo LinkedIn:

  1. Sintetizzare la Sezione “About me”: Utilizza ChatGPT per creare una bozza della sezione “About me” utilizzando il contenuto del tuo curriculum. Dopo aver ricevuto la risposta, personalizzala per renderla autentica e coerente con la tua personalità.
  2. Evidenziare i Tuoi Successi: Richiedi a ChatGPT di scrivere i successi relativi al tuo curriculum, ad esempio quelli di un Senior Marketing Manager. Personalizza i risultati ottenuti e trasferiscili nel tuo profilo LinkedIn.
  3. Creare un Titolo Coinvolgente: Chiedi a ChatGPT di creare un titolo per il tuo profilo LinkedIn. Puoi anche specificare uno stile di scrittura o termini chiave da includere. L’obiettivo è catturare l’attenzione dei visitatori con un breve, ma efficace, titolo.
  4. Messaggi di LinkedIn: Utilizza ChatGPT per scrivere messaggi di follow-up o di ringraziamento a nuove connessioni. Personalizza il contenuto generato per assicurarti che rispecchi te stesso e i tuoi obiettivi.

Assicurati che il Tuo Profilo Sia Ottimizzato Prima di applicare le modifiche suggerite da ChatGPT al tuo profilo LinkedIn, ti consigliamo di utilizzare lo strumento gratuito LinkedIn Profile Review. Questo strumento ti fornirà feedback personalizzati sul tuo profilo e suggerimenti su come migliorarlo ulteriormente. Una volta identificate le aree che necessitano di miglioramenti, puoi sfruttare ChatGPT per ottimizzare il tuo profilo in modo mirato.

Conclusione: sfruttaa le Opportunità con ChatGPT Avere un profilo LinkedIn ottimizzato può aprire porte a nuove opportunità e connessioni. E con gli strumenti giusti a disposizione, puoi fare tutto questo in modo più efficiente ed efficace. Sia che tu sia un professionista alla ricerca di nuove sfide o che desideri migliorare la tua presenza online, ChatGPT è davvero molto utile.

Nota: Mentre ChatGPT offre notevoli vantaggi, è importante ricordare che è ancora una tecnologia in evoluzione. Assicurati di rivedere e personalizzare il contenuto generato per garantire che rispecchi te stesso e le tue intenzioni. Consulta sempre l’informativa sulla privacy dell’azienda per comprendere come i dati vengono utilizzati.

Lettura Consigliata Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo di dare un’occhiata agli articoli che trovi facilmente in rete su ChatGPT e su come utilizzarlo al meglio per migliorare la tua presenza professionale online.




Come l’intelligenza artificiale può fornire un’assistenza personalizzata ai clienti.


un articolo di Dr.AI_

L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano, rivoluzionando i processi e migliorando l’efficienza.

L’AI può essere utilizzata per automatizzare attività ripetitive e dispendiose in termini di tempo, prendere decisioni migliori e fornire un’assistenza personalizzata ai clienti.

Ecco alcuni dei modi in cui l’AI sta cambiando la gestione aziendale:

  • Automatizzazione: L’AI può essere utilizzata per automatizzare una vasta gamma di attività, come la gestione delle relazioni con i clienti, la gestione dei dati e la gestione delle risorse umane. Ciò può liberare i dipendenti per concentrarsi su attività più strategiche e creative.
  • Decisioni migliori: L’AI può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e identificare modelli che potrebbero non essere evidenti agli umani. Ciò può aiutare le aziende a prendere decisioni migliori in merito a questioni come il marketing, la produzione e la finanza.
  • Assistenza personalizzata: L’AI può essere utilizzata per fornire un’assistenza personalizzata ai clienti. Ad esempio, l’AI può essere utilizzata per generare risposte personalizzate alle domande dei clienti, raccomandare prodotti e servizi e risolvere i problemi.

L’AI ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui le aziende operano.

Tuttavia, è importante notare che l’AI non è una soluzione magica.

L’AI può essere utilizzata per migliorare l’efficienza e la produttività, ma non può sostituire la creatività e l’intuito umano. Le aziende devono essere consapevoli di questi limiti e utilizzarla in modo strategico per ottenere il massimo vantaggio.

Ecco alcuni esempi di come l’AI viene già utilizzata nelle aziende:

  • Gestione delle relazioni con i clienti: L’AI può essere utilizzata per automatizzare le attività di customer service, come la risposta alle domande dei clienti, la risoluzione dei problemi e la gestione dei reclami. Ciò può liberare i dipendenti per concentrarsi su attività più strategiche, come la costruzione di relazioni con i clienti e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
  • Gestione dei dati: L’AI può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati, come i dati di vendita, i dati dei clienti e i dati dei social media. Ciò può aiutare le aziende a identificare tendenze, prevedere le tendenze e prendere decisioni migliori.
  • Gestione delle risorse umane: L’AI può essere utilizzata per automatizzare le attività di gestione delle risorse umane, come la pianificazione delle risorse, la gestione dei talenti e la formazione. Ciò può liberare i dipendenti per concentrarsi su attività più strategiche, come lo sviluppo della cultura aziendale e la creazione di un ambiente di lavoro positivo.

L’AI è una tecnologia potente che ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui le aziende operano.

Le aziende che abbracciano l’AI possono ottenere un vantaggio competitivo significativo, e non riconoscere questa potenzialità può portare a danni irreparabili alle società che non intendono usarla.




La leadership è una questione di scelta.


di Giovanna Marrai_

La leadership è un’abilità complessa che richiede una varietà di competenze. È l’abilità di guidare e motivare gli altri verso un obiettivo comune. I leader sono in grado di ispirare gli altri, prendere decisioni difficili e creare un ambiente positivo in cui le persone possono lavorare al meglio.

Esistono molti stili di leadership diversi. Alcuni leader sono più autoritari, mentre altri sono più democratici. Non esiste un unico stile di leadership migliore, poiché il migliore stile dipenderà dalla situazione specifica.

Ecco alcuni dei tratti più importanti di un buon leader:

  • Visione: i leader hanno una visione chiara del futuro e sono in grado di comunicarla agli altri.
  • Motivazione: i leader sono in grado di motivare gli altri a raggiungere gli obiettivi comuni.
  • Decisione: i leader sono in grado di prendere decisioni difficili anche quando non sono popolari.
  • Comunicazione: i leader sono in grado di comunicare in modo chiaro ed efficace con gli altri.
  • Costruttore di relazioni: i leader sono in grado di costruire relazioni forti con gli altri.
  • Flessibile: i leader sono in grado di adattarsi a situazioni in continua evoluzione.

Se vuoi diventare un leader, è importante sviluppare queste competenze. Ci sono molti modi per farlo, ad esempio attraverso la formazione, la pratica e l’esperienza.

Ecco alcuni suggerimenti per diventare un leader:

  • Sviluppa una forte visione: cosa vuoi ottenere? Cosa vuoi cambiare? Una volta che hai una forte visione, sarai in grado di motivarti e motivare gli altri a raggiungerla.
  • Sii un modello per gli altri: i leader sono un esempio per gli altri. Assicurati di comportarti in modo coerente con i tuoi valori e le tue convinzioni.
  • Sii un ascoltatore attivo: i leader sono in grado di ascoltare gli altri e comprendere i loro punti di vista. Questo è importante per costruire relazioni e creare consenso.
  • Sii inclusivo: i leader sono in grado di coinvolgere tutti, indipendentemente da background o esperienze. Questo è importante per creare un ambiente positivo in cui tutti si sentano apprezzati e valorizzati.
  • Sii coraggioso: i leader sono in grado di prendere decisioni difficili anche quando non sono popolari. Questo è importante per raggiungere gli obiettivi comuni.

La leadership è una sfida, ma è anche un’opportunità. I leader hanno la possibilità di cambiare il mondo e di avere un impatto positivo sulla vita degli altri. Se hai la passione per la leadership, non esitare a sviluppare le tue competenze e diventare un leader.


  • Giovanna Marrai  è una consulente di leadership che lavora con aziende di tutte le dimensioni per sviluppare e migliorare le loro capacità di leadership. È un’esperta di diversi stili di leadership, e aiuta i suoi clienti a trovare lo stile che funziona meglio per loro.



“Barbie di Greta Gerwig: Un Manifesto Femminista Con Sfumature di Rosa”


di Redazione Online_

Barbie di Greta Gerwig è finalmente arrivato al cinema a partire dal 20 luglio, colorando il mondo di rosa e suscitando grande interesse, meme e una vasta campagna pubblicitaria.

Ora, vale la pena affrontare questa osannata pellicola dopo tutta questa attesa?

Se siete appassionati della celebre bambola, probabilmente sì. Tuttavia, se vi aspettate una commedia spensierata e divertente, potreste rimanere delusi, forse anche un po’ arrabbiati.

La sceneggiatura, creata da Greta Gerwig e Noah Baumbach, moglie e marito, è piena di amore per i dettagli, generando situazioni paradossali e battute perfette per diventare virali.

Gli attori, sia i protagonisti Margot Robbie (Barbie) e Ryan Gosling (Ken), sia i comprimari come Allan (interpretato da Michael Cera) e Gloria (interpretata da America Ferrera), offrono delle interpretazioni magistrali.

Tuttavia, ciò che potrebbe essere problematico è la satira sociale che permea l’intero film. Scherzando si può dire tutto, anche la verità, ma nutriamo qualche dubbio sul fatto che il mondo sarebbe migliore senza gli uomini.

Questa fragilità sottostante permea l’intera narrazione.

Barbie è un film in cui gli uomini sono rappresentati come i villain, non perché commettano azioni malvagie oggettivamente, ma semplicemente perché sono uomini. Nel “perfetto” mondo di Barbieland, tutti i Ken (chiamati tutti con lo stesso nome, ovvero Ken) sono considerati degli imbecilli buoni a nulla.

All’inizio, questa rappresentazione può risultare divertente, ma a lungo andare diventa stancante.

Mentre Barbie ricopre ruoli come presidente, medico, netturbina, astronauta e vincitrice di un Premio Nobel, Ken si riduce alla semplice definizione di “spiaggia”, credendo persino che sia un lavoro. Ken è solo muscoli, birra e risse, non sa fare altro. Non ha nemmeno una casa, o se l’ha, nessuno ha mai pensato a dove possa abitare. È praticamente insignificante.

D’altro canto, tra le Barbie, il supporto reciproco è sempre al massimo livello.

Fatta eccezione per Barbie Stramba, che ha perso la sua bellezza a causa di un passato difficile, e Barbie incinta, considerata una sorta di paria da tutte a causa della sua pancia.

Quando la bravissima Margot Robbie, nei panni di Barbie Stereotipo, si trova a fronteggiare una crisi di nervi insospettabile nonostante la sua vita apparentemente perfetta, è costretta a fare un viaggio nel mondo reale insieme a Ken, che la corteggia da sempre e lei tratta con nonchalance e sorrisi sublimi.

Nel mondo reale, entrambi si confrontano con il patriarcato. Questa esperienza è una pessima notizia per lei, ma per lui è un risveglio dell’anima, finalmente capisce di poter essere qualcosa di più, o addirittura di poter comandare.

Con l’aiuto di due donne umane, una madre e sua figlia, Barbie torna nel suo universo con un forte mal di testa e si trova costretta ad affrontare il temibile “patriarcato”.

Ne scaturisce una guerra tra maschi e femmine, in cui i primi sono rappresentati come stupidi e le seconde come estremamente intelligenti, per natura. Non c’è animosità né rivalità tra le donne, che siano bambole o umane, si sostengono sempre a vicenda.

Non vedremo mai attriti tra Barbie veterinaria e Barbie surfista californiana, perché il vero nemico è l’uomo.

Il messaggio del film, al di là della trama, sembra essere: aspirate a essere “donne ordinarie, felici di arrivare a fine giornata, possibilmente da sole e senza la zavorra di un Ken tra i piedi”.

Barbie va oltre l’esagerazione tipica della satira e promuove la grande, grandissima solitudine come unico modello di vita vincente.

Questa solitudine estrema, quasi aggressiva, mira a sopprimere qualsiasi relazione sentimentale in nome di un bene più grande: combattere il patriarcato.

E per farlo, bisogna combattere contro tutti gli uomini, illuderli, ingannarli e considerarli poco più che accessori decorativi, spesso fastidiosi e pacchiani, poiché, anche se non se ne rendono conto, sono solo degli inutili imbecilli.

Sia Barbie che Ken cercano il proprio posto nel mondo, uno scopo che li faccia sentire completi. Sarebbe stato bello, e anche utile, se entrambi si fossero aiutati a comprendere quale potesse essere la loro strada, partendo dalla stessa situazione iniziale: entrambi sono bambole, non umani.

Invece, Ken è condannato e Barbie è eletta regina, per nascita.

Barbie rappresenta un manifesto femminista distorto, con l’aggiunta di glitter, battute e canzoncine catchy.

Se cercate di spegnere il cervello per due ore, allora Barbie è sicuramente il film adatto a voi.

Che il “pinkwashing” vi accompagni lieve.




Scarcity Marketing [il Must Have che in verità non vuoi avere]



di Francesca Bux

Tante, tantissime!

Le tecniche del marketing sono davvero molteplici e si nascondono dietro bisogni, esigenze e illusioni, che troppo spesso non pensiamo nemmeno di avere.

Una di queste è la Scarcity Marketing.

Per Scarcity Marketing si intende quella strategia che utilizza il principio di scarsità (questa è infatti la traduzione italiana), facendo leva sui timori del consumatore di non possedere uno specifico servizio o prodotto e agendo sulla sua paura inconscia di perdersi qualcosa.

Da qui, si crea quindi un vero e proprio senso di urgenza, una necessità di acquisto che porta a non perdere tempo e non ragionare sull’effettiva utilità dell’acquisto.

Elementi che la caratterizzano:

– offerte a tempo limitato (urgenza)

– posti limitati (esclusività)

– pezzo unico (rarità)

– ultimi pezzi rimasti (eccesso di domanda)

A questo punto, siamo certi che avete capito benissimo di cosa stiamo parlando!

Questa subdola quanto affascinante strategia, si basa sulla psicologia cognitiva, ovvero quel principio secondo cui gli esseri umani sono portati a desiderare ciò che gli appare come limitato o che rischia di non essere più reperibile.

Lo psicologo americano R. Cialdini – uno dei primissimi studiosi a descrivere il principio di

scarsità applicato al marketing – ha affermato che “le opportunità sembrano più preziose

quando la loro disponibilità è limitata” e che “la scarsità porta l’individuo a

desiderare ciò che appare come limitato o che rischia di non avere più a causa di

un’attesa prolungata”.

In sintesi, sembrerebbe che noi siamo più portati a desiderare quello che risulta praticamente quasi impossibile da avere.

Da qui, deriva anche la FOMO.

“Per FOMO (acronimo per l’espressione inglese “fear of missing out”, letteralmente “paura di essere tagliati fuori”) si intende quella paura o ansia sociale di perdere, non aver accesso o essere esclusi da eventi, esperienze, contesti sociali rilevanti”.

Si tratta di una delle dinamiche tipiche di Internet e possono essere spiegate semplicemente come l’impulso di vedere immediatamente le Stories pubblicate da amici e personaggi famosi su Instagram, lo scrolling automatico che facciamo su Facebook, le serie tv da guardare subito non appena escono, così da poterle commentare immediatamente e stare al passo con i discorsi.

Quindi la FOMO unita alle tecniche di Scarcity marketing, costituiscono una combo pazzesca per indurre a comprare d’impulso e non ragionare abbastanza su quello che si sta acquistando.

Due condizioni indivisibili arricchiscono la situazione: il desiderio di esclusività e quello di popolarità.

Basandosi su questi princìpi, la maggior parte delle strategie di Scarcity marketing più diffuse possono essere suddivise in:

– Limited-Time Scarcity (LTS), dove il consumatore è consapevole di avere

un determinato limite di tempo per ottenere il prodotto, spesso alle

condizioni di una promozione in corso

– Limited-Quantity Scarcity (LQS), dove il consumatore è informato della

limitata disponibilità di un certo prodotto in vendita e quindi del rischio di non

poterlo acquistare in futuro, perché esaurito (innescando così anche la FOMO).

Rendere prodotti / servizi / situazioni disponibili solo per un determinato periodo di tempo, facendo intendere che è vantaggioso fare l’acquisto esclusivamente in quel momento, è uno dei pilastri dei saldi nei negozi e degli sconti proposti da alcuni brand (come i famosi Prime Days di Amazon).

C’è da dire che ormai tutti noi siamo abituati a questo meccanismo, quindi, per non perdere l’efficacia del meccanismo, vengono create altre situazioni, che sostengono la semplice idea del “pagar meno”. 

Edizioni limitate, limitata disponibilità, countdown di fine offerta, ma anche prezzi proibitivi (spesso usati nei settori del lusso) sono solo alcune delle sfaccettature di questa strategia, così semplice ma efficace.

Casi studio

Coca Cola

Nel 2011 la Coca Cola lanciò in Australia una campagna di marketing multinazionale

nella quale il noto logo veniva sostituito con un nome di persona, da scegliere tra i 250 più popolari nel Down Under.

Come sappiamo, la campagna ebbe così tanto successo, che fu successivamente lanciata in oltre 80 paesi!

  • In Australia, fu stimato un aumento del 4% della quota di Coca-Cola nel suo

settore ed un aumento del 7% nel consumo da parte dei giovani adulti

  • Negli Stati Uniti, l’aumento delle vendite si attestò ad oltre il 2%, invertendo un

trend al ribasso che durava da più di 10 anni

  • Molti esperti del settore pubblicità hanno sfruttato successivamente il successo

della campagna “Share a Coke” per ricordare l’efficacia della personalizzazione

del messaggio promozionale

Hermès

L’ambasciatore indiscusso dell’applicazione dello Scarcity Marketing nel settore moda di lusso, è sicuramente Hermès. 

Per acquistare una Birkin o una Kelly ,le liste d’attesa possono arrivare fino a due anni e il prezzo varia dai 7.000 ai 100.00 euro. 

La difficolta d’acquisto però non è un deterrente, bensì un motivo in più per volere la borsa e distinguersi dagli altri.

Maison Cléo

Un giovane brand parigino, con 200 mila follower su Instagram, che vede le sue collezioni andare in sold-out in poche ore. 

Come ci riesce?

L’idea della fondatrice è davvero semplice: utilizzare solamente tessuti di scarto, per motivi di sostenibilità ambientale. 

Tutte le settimane, in base ai materiali recuperati, Maison Cléo crea abiti ogni volta diversi. 

La comunicazione avviene solo tramite il profilo Instagram e i vestiti vengono venduti sull’e-commerce il mercoledì. 

Questo sistema crea grande interesse attorno al brand, perché le novità sono costanti e i pezzi limitati.

Lidl 

Nel 2020, la famosa catena di supermercati ha deciso di creare una propria linea di abbigliamento.

Forse non tutti sanno che i capi targati “Lidl Fan Collection”, sono nati dopo una precedente iniziativa del colosso tedesco, che offriva ai clienti la possibilità di vincere dei calzini, se si fossero recati in negozio per un selfie.

Ebbe talmente tanto successo che, dopo pochi mesi, sono usciti sul mercato cappelli, scarpe, magliette e ciabatte con i colori e il logo del supermercato, ad un prezzo davvero basso, quasi ridicolo.

Qui è stata la svolta: in poche ore si è registrato un imprevisto tutto esaurito e quei capi acquistati per pochi euro, sono stati ritrovati su EBay a cifre folli.

Ma perché funziona così bene questa tattica di mercato?

– Amiamo creare scorciatoie in un mondo così sempre complesso e frenetico.

È facilissimo determinare il valore di qualcosa in base alla disponibilità: se è rara, supponiamo che sia di qualità superiore e che valga ben più di un oggetto comune, facile da ottenere.

– Il principio di scarsità limita il numero di opportunità che abbiamo a disposizione. 

Diminuendo le opportunità, perdiamo la libertà di scegliere e noi siamo psicologicamente portati a reagire fermamente contro questa perdita (reattanza psicologica).


Francesca Bux

Classe 1984.

Veneta dal sangue pugliese, intraprendente, riservata e creativa.

Attenta nei confronti delle nuove tendenze della comunicazione, con un occhio di riguardo per le campagne pubblicitarie di impatto sociale, innovative e fuori dagli schemi.

Lettrice eclettica, viaggiatrice anche solitaria, dipendente dalla musica e dalle espressioni d’arte come la fotografia, la pittura e la moda.

Amante delle rappresentazioni teatrali, tradizionali e indipendenti.

Non ho un mio blog, ma amo scrivere in quello degli altri.




GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA BIRRA

Ogni primo venerdì di agosto si celebra la Giornata Internazionale della Birra.
Il nome BIRRA deriva dal tedesco “bier” ma l’etimologia sarebbe riconducibile al latino biber, cioè bevanda, o alla parola germanica per indicare l’orzo (beuwo).

In Spagna si chiama cerveza e la radice sarebbe da ricercare nel termine latino cervesia, che indicava una birra senza luppolo facendo riferimento alla dea Cerere, divinità dei raccolti.
Le sue origini sembrano risalire ai Sumeri e agli antichi popoli della Mesopotamia, che potrebbero aver iniziato a produrla oltre seimila anni fa. Poi la birra si diffuse tra egizi, greci e romani.

UNA STORIA SULLA BIRRA
Ebbe inizio nel XVI secolo con una nave e una traversata atlantica. La nave era la Mayflower (in figura), un galeone a tre alberi di circa 180 tonnellate. A bordo c’erano i Padri Pellegrini (ribattezzati poi Thirsty Pilgrims, “pellegrini assetati”). In tutto a bordo 102 persone compresi donne e bambini in fuga dall’Europa. Approdarono in un luogo che la tradizione identifica con Plymouth Rock il 9 novembre 1620 e il primo edificio che costruirono fu proprio… un birrificio !

Come tante bevande alcoliche, anche la birra passò così dall’uso religioso a quello medico e solo in seguito a quello ricreativo. La birra, infatti, veniva servita come ricostituente ai pellegrini che avevano compiuto un lungo viaggio ed era una bevanda naturalmente sterilizzata in un tempo in cui l’acqua non poteva essere consumata prima di essere bollita. Il consumo di birra si diffuse facilmente anche per quest’ultimo motivo. Il luppolo, inoltre, conferiva alla bevanda proprietà antisettiche.

Cieli sereni🍺
PG