Per il mondo, sei qualcuno. Per qualcuno sei il mondo.

Intervista di Valentina Serafin_

“Gli animali hanno propri diritti e dignità come te. È un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà.”

Se dovessimo usare una frase che rappresenti l’Avvocato Giada Bernardi, useremmo senza dubbio questa di Marguerite Yourcenar che ne rispecchia in pieno la determinazione, l’energia, e la sua capacità di essere sovversiva in una professione che è costretta da codici, leggi e regole.

Avvocato al foro di Roma e Presidente dal 2014 della “Zampe che danno una Mano” Onlus, Giada Bernardi ha fondato insieme a due colleghi “GiustiziAnimale” un vero e proprio studio legale esclusivamente in difesa degli animali che non hanno voce.



Lo studio legale intende lavorare, con forte determinazione, sui vari problemi che al momento il nostro Paese presenta in merito alla tutela degli animali, la difesa dei loro diritti e sulle questioni che è importante migliorare.

“ L’impegno di enti attivi da anni nella sensibilizzazione su temi come la speculazione economica sugli allevamenti intensivi, la vivisezione, il traffico illegale di animali, il bracconaggio selvaggio, e più in generale quelli che riguardano il mondo degli animali, hanno trovato successi ma ancora molto lontani dalla piena realizzazione”  – ci dice Giada – Le disposizioni per la tutela degli animali di affezione dettate dalla Legge quadro 281/91 avente ad oggetto anche la prevenzione e il controllo del randagismo e che in una lunga lista di articoli impone diversi paletti alle condizioni dei canili pubblici e privati, allo sfruttamento economico per la gestione dei rifugi, all’aumento degli abbandoni, alla responsabilità di custodia, alle difficoltà di accesso ai luoghi e trasporti pubblici e a molte altre situazioni ancora ritenute inadeguate e inaccettabili in una società moderna e legate alla convivenza dell’uomo e degli animali ,è molto spesso non rispettata”

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale, sottoscritta a Parigi nel lontanissimo 1978, è probabilmente l’atto più significativo che le istituzioni politiche internazionali abbiano adottato in direzione di una vera solidarietà uomo-animale. Tuttavia, seppur generalmente riconosciuta nelle varie comunità nazionali, essa non ha ancora oggi valore giuridico e dunque non ha ancora raggiunto la forza di essere vera e propria legge costituiva dei principi delle nazioni.

“Ed è proprio questa mancanza di forza e sostanza che rende i diritti degli animali poco rappresentati e riconosciuti. Innanzitutto, è fondamentale modificare le leggi perché al momento le pene sono bassissime, non fanno paura a nessuno. Bisognerebbe inoltre fare, e questo è un progetto su cui stiamo lavorando, un protocollo da portare nelle scuole, per sensibilizzare i bambini sin da piccoli a rispettare gli animali che sono parte integrante della nostra vita non solo a livello di compagnia ma anche dal punto di vista terapeutico e di salvataggio. Il soggetto responsabile di atti di violenza nei confronti degli animali è socialmente pericoloso: educare l’individuo sin dalla tenera età al rispetto dell’animale e, quindi, della vita, può essere un’arma efficacia di prevenzione della violenza “.

Una iniziativa di questa portata richiede uno sforzo complessivo, che venga rappresentato su tutto il territorio e che non si limiti ad essere una attività, per quanto encomiabile, di portata locale.

“Il nostro Progetto – nonché sogno –  è quello di riuscire a costituire un giorno una rete a livello nazionale, formare un gruppo ed espanderci a macchia d’olio per costituire una struttura forte, importante, un punto di riferimento per tutti. Noi ci teniamo che questa diventi una cosa grande e riconosciuta istituzionalmente, in grado di aiutare più animali possibili e garantire la massima tutela a chi non ha voce, tutela che noi siamo pronti a dare con avvocati, Forze dell’Ordine, Veterinari e specialisti del settore in tutte le Regioni e in tutte le Province a cui fare riferimento. Questo è il nostro Progetto ed il nostro obiettivo per cui ogni giorno ci battiamo.”

Attualmente le normative si basano sul biocentrismo, segnando dei confini e dei divieti a tutela dell’ambiente e della specie animale, specificando che i diritti degli animali devono avere pari importanza ai diritti riservati all’uomo. 

“Eppure, abitualmente i diritti degli animali vengono spesso chiamati in causa solo per i problemi legati alla convivenza con l’uomo, ma le problematiche in realtà sono tantissime e spesso sconosciute ai più”

Da tempo un Decreto Legge ha l’intento, tra le altre cose, di riconoscere l’animale non come oggetto ma come soggetto, inteso giuridicamente come tale, meritevole di tutela penale e civile.

“ Si esatto, in questo caso la differenza è sostanziale perché riconoscere questo diritto in maniera diretta, senza che vi sia un collegamento  con il “sentimento” umano, permetterebbe di poter inasprire le pene inflitte.

Il nostro Codice Penale oltre a contemplare il reato di maltrattamento ed uccisone di animale, classifica come reato l’utilizzo di esche e bocconi avvelenati o tossici, compresi vetri, plastiche e metalli che possono causare intossicazioni o lesioni o la morte degli animali che li ingeriscono. 

“Mi sembra il minimo. Questo aspetto tocca non solo il randagismo ma anche animali detenuti da privati: tantissimi cani muoiono tra atroci sofferenze a causa di questi gesti criminali, spesso perpetrati per vendette personali o stupide ripicche. Aumentare le pene, anche dal punto di vista economico, potrebbe ridurre i casi ma non sempre è semplice risalire ai responsabili.

Le cose da fare sono tante, tantissime. 

“Ogni giorno ci arrivano segnalazioni di illeciti e situazioni non consone. La violenza nei confronti di un animale, di chi non può difendersi, è ciò che presto porterà alla violenza nei confronti dell’uomo.  Quando capiremo, a fatti e non a parole, che le scelte esercitate contro gli animali sono anche scelte contro di noi? “

Quanto incide l’aspetto emotivo in una attività che dovrebbe essere esente dal coinvolgimento morale?

“Io non mi vergogno a dire che piango. Negli anni però, per preservarmi ho imparato a trasformare il dolore in forza. Certo, all’inizio è dolore, sono lacrime. Ma per diventare forti, per combattere, per risolvere bisogna guardare, capire, comprendere. Se non guardi non puoi sapere come affrontarlo, girare la testa non cambia le cose. E noi le cose le vogliamo cambiare.”


Note a margine dell’Intervista.

L’Avvocato Giada Bernardi, Patrocinante in Cassazione, Professore incaricato di Diritto Civile presso l’Università Popolare degli Studi di Milano, è co-fondatore dello Studio Legale “GiustiziAnimale” e Presidente della ONLUS ” Zampe che danno una Mano”.

Per info e segnalazioni:

GiustiziAnimale” ha le sue sedi principali a Roma in Via Virgilio n 1 L ( Tel. 06.36003788 – 338 8133499 – 349 3279472 ) ed a Catanzaro in Via Conti di Loritella n° 7C ( Tel 0961.61000 -340.4939856) mail: studiolegalegiustizianimale@gmail.com