Aquawareness / Aerwareness / Aquaerwareness

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l’importanza vitale (letteralmente, in senso stretto) dell’aria nella pratica di aquawareness.

L’acqua enfatizza la necessità dell’aria per la sopravvivenza e, in galleggiamento, restituisce variazioni di assetto ad ogni minima variazione del volume polmonare. Una vera (doppia) porta per la consapevolezza.

Il termine “Aerwareness” è una “provocazione” per riportare l’attenzione su un punto fondamentale — l’acqua, paradossalmente (o forse no…), diventa un “amplificatore” anche della consapevolezza dell’aria. 

In *aquawareness*, infatti: 
– **Ogni respiro è percepibile nel corpo**: il galleggiamento e l’assetto cambiano con la minima variazione di volume polmonare. 
– **La relazione aria–acqua è vitale**: l’acqua, costringendo a gestire ritmi respiratori e pause, in immersione parziale e totale, rende immediata la percezione della nostra assoluta dipendenza dall’aria. 
– **Consapevolezza respiratoria aumentata**: l’ambiente acquatico “costringe” ad ascoltare il proprio respiro molto più che sulla terraferma, creando un feedback continuo tra inspirazione, espirazione ed equilibrio. 

In questo senso, “*aerwareness*” non sostituisce *aquawareness*, ma lo completa: aria e acqua diventano due poli di una stessa esperienza sensoriale e vitale. 

E’ **un concetto unificato** che comprende entrambe le dimensioni. Acquatica ed aerea. L’arte natatoria è anche quella di calibrare la sospensione tra le due…

Aquaerwareness
(Consapevolezza Aria–Acqua)

Idea chiave:


L’acqua diventa uno specchio della respirazione; l’aria diventa anche parametro idrostatico e vitale, che ci permette di “dialogare” al meglio con l’acqua. Insieme creano un’esperienza corporea e sensoriale unica.

Pilastri del concetto:

Respiro come timone

Ogni variazione nei polmoni modula galleggiamento, postura e stabilità.

Inspirare = sollevarsi | Espirare = lasciarsi andare, affondare.

Aria percepita attraverso l’acqua

Nell’acqua l’assenza di aria si manifesta subito come bisogno istintivo.

Il fluire tra immersione e riemersione rende concreto l’atto di respirare.

Feedback immediato:

Il corpo riceve segnali istantanei dal rapporto tra spinta idrostatica e volume polmonare.

Ogni respiro genera un micro-ritmo percepibile e misurabile.

Dimensione meditativa

L’attenzione alla respirazione diventa spontanea, non forzata.

Si crea un dialogo tra silenzio subacqueo e suono del respiro in superficie.

Payoff

Immergiti, galleggia, respira: integra la vita.

Giancarlo De Leo

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