1969 S.H.A.D.O. – UFO, eros e tecnologia.
di Redazione Online
Probabilmente la maggior parte dei fan dei vari STAR WARS e STAR TREK (e degli Spin-off , prequel e sequel ) non conoscono la serie che può essere considerata la prima, unica ed irraggiungibile in un epoca in cui la TV nelle case era ancora in bianco e nero, tranne rare privilegiate eccezioni.
Certo, bisogna avere oltre i 50 anni, oppure essere davvero dei cultori del genere,per ricordare ed amare UFO -SHADO ideata e prodotta in Gran Bretagna nel 1969 da Gerry Anderson.
La serie, a suo modo rivoluzionaria per temi e impostazione, fu una sorta di concept che servì in seguito alla successiva produzione di SPAZIO 1999 che ottenne altrettanto successo tra i fan di fantascienza.
Ventisei puntate totali, evoluzione cinematografica delle marionette di Stingray e Thunderbirds (1964) il format si avvaleva di una fantastica colonna sonora del musicista inglese Barry Gray ed era ambientata nel futuro ,allora prossimo (1980) , con ambientazioni visionarie e per quel tempo avveniristiche.
La trama era semplice e lineare: siamo nel 1980, la Terra è minacciata da una razza aliena che rapisce e uccide gli esseri umani e li usa come ricambi per sostituire parti del loro corpo. Un’organizzazione militare altamente segreta viene istituita nella speranza di difendere la Terra da questa minaccia aliena. Questa organizzazione si chiama SHADO (Supreme Headquarters Alien Defense Organization) e opera da un luogo segreto sotto uno studio cinematografico. Oltre a gestire una flotta di sottomarini, l’organizzazione disponeva di una base lunare (Moonbase), nonché un satellite di allerta precoce che rilevava gli UFO in arrivo. Gli UFO potevano essere distrutti nello spazio dagli Interceptor , lanciati direttamente da Moonbase o da uno dei sottomarini.
Nessun super eroe nell’organizzazione, guidata dal Comandante Straker (interpretato sempre dall’attore Ed Bishop, sia nella fiction, come nei film realizzati dalla serie per il cinema) ma persone normalissime, quasi degli impiegati , con tutte le caratteristiche delle persone comuni, con annesse le loro fragilità, paure e vite normali.
La caratteristica particolare era data dal fatto che la natura e le origini degli Alieni invasori non era mai svelata, fatta eccezione per alcuni indizi lasciati qua e là nelle varie puntate. Non si trattava comunque di Rettiliani o umanoidi grigi, ma persone del tutto simili a noi, fatta eccezione per il fatto che vivevano immersi in una soluzione liquida all’interno delle loro tute, il che dava loro un colore verdognolo.
In linea con i tempi per quanto riguarda la rivoluzione sessuale che in quel periodo modificava i tradizionali codici di comportamento, il look del personale della Base Luna aveva forti ed esplicite componenti erotiche, un perfetto mix misto tra lo stile Swinging London e quello che si pensava fosse l’abbigliamento del futuro.
A rappresentare questo aspetto affatto secondario nella serie, il character del Luogotenente Gay Ellis, interpretato dall’attrice e modella inglese Gabrielle Drake, esempio fulgido di bellezza britannica del periodo: personaggio, disincantato e disinibito, caschetto di capelli viola e abito argento con minigonna d’ordinanza, comune a tutte le soldatesse della base lunare della S.H.A.D.O.
Malgrado ci fossero stati precedenti illustrissimi in campo letterario e cinematografico, mai un simile prodotto con un simile soggetto era approdato ad una televisione generalista e quando questo accade, fu una grossa novità.
Gli alieni di “UFO” erano, infatti, malvagi, determinatissimi, grandi conoscitori dei nostri punti deboli, militarmente e politicamente parlando, e solo con altrettanta determinazione e ferocia sarebbe stato possibile contrastarli.
Arrivati sulla terra dal loro pianeta morente per mezzo di piccole astronavi, velocissime, a forma di disco rotante, una sorta di trottole sibilanti che emergevano dall’oceano, dove avevano costruito delle basi sottomarine.
Chi conosce questa serie, perché l’ha vista a suo tempo in Tv o perché l’ha saggiamente recuperata in Dvd (ci sono in commercio due meravigliosi cofanetti con le versioni integrale di tutti e 26 gli episodi, restaurati dai tagli fatti a suo tempo dalla nostra RAI nazionale), non può non apprezzarne le molteplici intuizioni e previsioni in ottica tecnologica.
Le numerose innovazioni ipotizzate, di fatto, hanno anticipato la realtà che viviamo oggi. Il cercapersone, il cellulare, l’aria condizionata in auto, i Personal Computer, ma soprattutto Internet (il progetto ARPANET, nacque proprio nel 1969) che ha come data di nascita ufficiale il 1983!