Creativa per Caso: Anna La Tati Cervetto

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Era da tempo che volevo incontrare Anna La Tati Cervetto.

Avevo scoperto i suoi disegni su Linkedin prima, e poi mi sono messo a seguire il suo profilo su Instagram.

Ho provato a contattarla e lei si è subito dimostrata una persona aperta e solare, il tipo di persona che in una telefonata riesce a darti l’impressione di conoscerla da sempre.

Una telefonata che ha aperto un mondo tutto da scoprire.

Abbiamo concordato una intervista via zoom come siamo abituati a fare in questo periodo della nostra vita, ripromettendoci di incontrarci appena sarà possibile.

Una intervista non è bastata, andrebbero fatte più puntate per raccontare la storia di Anna. Non è detto che non succederà in futuro.

Parte il video e quasi senza salutarci, mi dice subito una cosa che sarà il filo conduttore di tutta la chiacchierata.

“Sono una Creativa per Caso!”

Oggi si parla spesso di legge di attrazione che governa la nostra vita.

Tutto ciò che accade nella nostra vita e in generale nel mondo, ha un preciso senso ed è la conseguenza di una o più cause.

E le cause le creiamo noi.

Chiedo ad Anna se si senta responsabile di ciò che lei è oggi.

Naturalmente si. Ma non sottovaluto l’influenza che l’Universo ha nei miei confronti. Ho iniziato a lavorare come grafico, quando studiavo medicina veterinaria all’università. Potevo essere una veterinaria, ma forse il Caso ha deciso diversamente, strano no?

E invece?

E invece negli anni novanta sono stata l’assistente di importanti Art Director e questo mi ha consentito di ingentilire, migliorare, affinare e raffinare le mie capacità e competenze tecniche ed artistiche.

Parliamo di una realtà che forse non esiste più. Immagino Agenzie dove si disegnava a mano e i bozzetti erano materici e si presentavano di persona..

Infatti. Erano i tempi della Milano da Bere, le Agenzie di comunicazione famose dove facevi nottata. Ma fine anni 90 il Web e le sue grandi possibilità espressive, mi hanno letteralmente affascinata. Anzi. Irresistibilmente affascinata. Così, sono diventata Web Designer.

Possiamo dire che quella è stata la svolta?

Possiamo dire che così ho iniziato a disegnare. E l’ho fatto, pescando in quel pozzo di creativa interiorità di pensieri, affetti e aspirazioni che, domina, governa e guida la mia intera esistenza.

Il disegno come esperienza terapeutica, dove quello che si riesce a tirare fuori da se stessi è una creatività che magari esiste da sempre, ma sopisce nel profondo dell’Anima?

Esatto. Disegnare per me è scoprire e accedere a quella parte di me stessa che resta nell’ombra. Attingere, senza giudizio , al giardino delle meraviglie nascoste. Ciò che nutre la mia creatività è una curiosità inesauribile, inesausta e rinnovabile che di recente – mi ha portato ad esplorare più a fondo, il mondo delle illustrazioni e della colorazione digitale.

Ci sono particolari tecniche che usa?

Amo le tecniche miste, i collage, le sovrapposizioni, i colori e le materie che si miscelano, si scontrano e parlano.

Una sperimentazione continua, possiamo dire così?

Si, esattamente. In tutte le mie espressioni, dagli impaginati al crochet, l’aspetto più interessante per me è la sperimentazione. Lasciarmi condurre laddove parlano i colori e le forme.

Molti dei suoi lavori fanno riferimento al filone ucronico, o almeno figurativamente ipotizzano come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima. E’ un “caso”?

No! Frequento con passione lo stile Steam Punk perché mi riconosco nella spinta esploratrice della tecnologia anacronistica, nelle macchine fantastiche che ti aprono possibilità infinite.
Una simbologia potente, capace di creare ogni progresso e meraviglia.

Alcuni elementi grafici sono ricorrenti per contenuti e forme. Una sua opera è riconoscibilissima.

Amo le composizioni estreme, fatte di geometrie e forme libere.
Le cerco, le studio e le applico anche nei miei disegni… disegni che parlano di donne e mondi liberi, alle volte oscuri, in cui cercare risposte e liberazione da pensieri bisbetici che vogliono – e devono –
essere ascoltati.

Che tecnica usa?

Tutti i miei lavori sono realizzati usando Procreate, Fresco e Photoshop per la colorazione e rifinitura dei bozzetti.  Sketches realizzati normalmente a matita, ma spesso anche e direttamente utilizzando Fresco o Procreate per i quali ho personalizzato pennelli basati su mie matite e inchiostri.

Tutti i lavori di Anna sono bellissimi. Li intravedo alle sue spalle, più o meno visibili, alcuni li riconosco per averli visti postati sul suo profilo.

Mi piacerebbe averne uno originale in regalo. Non ho il coraggio di chiederlo ma immagino di riceverlo con una dedica e la sua firma, che è anche il suo Logo..

Ah, dimenticavo. Il mio Logo nasce dall’ inchiostro impertinente, che si è rovesciato su un foglio. Anche questo, è successo – ancora una volta – per Caso.

… un segno dell’universo? Ma il caso, poi, esiste?

https://annalatati.myportfolio.com/welcome-guy

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