La Fanciulla con canestro di frutta

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Intervista a Giulia Blasi

(di Ian Jongbloed)

Fashion_Designer: Svitlana Pasirska – Fotografia: Giulia Blasi

Incontro Giulia Blasi sul set dove sta lavorando per una serie di interviste di un format, nel quale ha il duplice ruolo di fotografa e direttrice artistica.

Mentre ci sistemiamo su un divano attiguo al set, in una pausa dal lavoro per preparare l’intervista, mi spiega subito, quasi fosse una premessa fondamentale del resto della chiacchierata, quali sono i punti di riferimento, la sua stella polare.

“Nel mio lavoro mi ispiro fortemente alla natura che considero uno dei punti centrali della mia estetica tra i contrasti, che utilizzo come lente d’ingrandimento per le peculiarità dei soggetti”

Mi piace molto questa visione “fantastica”, inquadra il contesto molto tecnico nel quale ci troviamo in una cornice quasi “magica” e fiabesca.

Quasi sembra un elfo, Giulia.

Forse la frangetta, o gli occhi vispi e magnetici, potrebbe avere le orecchie a punta se scostasse i capelli che le coprono.
Meglio non indagare, ma non mi sorprenderebbe.

Quanto ha influito il viaggiare, vivere esperienze all’estero?

Una parte importante dell’ispirazione è costituita da viaggi e nuovi scenari che hanno stimolato e tuttora stimolano la mia immaginazione. Conoscere culture diverse, viverle quotidianamente, lasciarsi contaminare e poi restituire il tutto.”

Ora, come tutti, sei stata costretta a non viaggiare e hai vissuto per 14 mesi continuativi a Roma. Quanto ha influito tutto questo sul tuo lavoro?

“Avendo la fortuna di vivere in una grande metropoli come Roma, sono comunque costantemente esposta a tanti input che assorbo restituendoli al mondo attraverso la mia sensibilità. Il mix di culture arricchisce questo luogo che ha tante limitazioni ma anche tanto da donare, tutto sta nel saper coglierne la bellezza e le tante possibilità.

Possiamo in qualche modo catalogare la tua poliedricità artistica? Dire che hai uno stile che ti definisce, che permetta a chi vede una tua foto di dire “ questo è uno scatto di Giulia Blasi, lo riconosco”.

Dando una descrizione generale del mio lavoro, le mie fotografie sono caratterizzate da uno stile minimale e pulito volto a rappresentare l’essenziale di ogni composizione. Sicuramente una predominante è data dalla componente cromatica. Sono certa che una mia fotografia sia riconoscibile, per forma e contenuti.”

Sono rapito dalla sua dialettica e mi trovo in un limbo dove nemmeno quasi più sento i rumori di scena degli attrezzisti che preparano le scenografie e le luci, e gli altri professionisti che collaborano sul set.

“La collaborazione è alla base di un progetto di successo. Quando lavoro penso sia fondamentale lasciare spazio creativo ad altri professionisti, dando loro indicazioni precise sull’intento del progetto e sul suo mood per dare loro gli strumenti giusti per comprenderlo nel migliore dei modi “

Le chiedo di parlarmi di quanto l’arte abbia importanza nel suo lavoro, perché a mio avviso vedendo le sue foto è inevitabile ritrovare richiami formali ed iconografici a pitture e sculture note, ad esempio il Fanciullo con canestro di frutta del Caravaggio.

“Sono sempre stata innamorata dell’arte e sin da piccola mi piaceva esplorare ogni tipo di espressione creativa. All’inizio dipingevo ma allo stesso tempo portavo avanti le mie ricerche fotografiche. È stato un percorso naturale che ho seguito dedicando sempre più tempo alla, fino a quando, ormai quasi 5 anni fa mi sono resa conto che era quello che volevo fare a tempo pieno “

Pensi sia possibile coniugare questo aspetto con le esigenze commerciali? In fondo i committenti hanno bisogno di risultati in termini di vendita.

“Al di là del mio progetto artistico, lavoro con la fotografia commerciale per marchi e aziende, e amo vedere come le mie ricerche artistiche si traducono in lavori su commissione. Non trovo sia una contraddizione, piuttosto una ulteriore occasione di crescita professionale ed artistica.”

Fashion_Designer: Ian Lorenzo – Fotografia: Giulia Blasi

Quanto la tua esperienza all’estero ha influenzato il tuo lavoro? Si può dire che se non avessi vissuto un altro Paese, oggi faresti foto diverse?

“ Il mio processo di lavoro è cambiato nel tempo a causa delle esperienze che ho avuto. Mi sono trovata in diverse situazioni e questo mi ha aiutato ad avere le idee più chiare sulle mie esigenze professionali. Pensando a me stessa alcuni anni fa, sono consapevole di aver imparato a tradurre in immagini le mie visioni in modo più chiaro e personale. Artisticamente mi conosco meglio e riesco a giocare con gli elementi di cui ho bisogno per dare forma alle mie idee.”

In un epoca in cui con uno smartphone in mano siamo tutti fotografi, cosa può consigliare una Professionista dell’arte fotografica ai ragazzi che provano ad essere qualcosa di più di un “postatore” di immagini sui social?

“Un consiglio che posso dare a chi vuole esplorare la fotografia è quello di osare sempre e di non aver paura di provare qualcosa di nuovo.
Condividete senza remore le vostre Visioni, e trasformatele in immagini”

Salutiamo Giulia e la lasciamo al suo lavoro sul set.

L’impressione che ci rimane è di aver avuto una occasione rara di conoscere una persona diversa e particolare.

Autoritratto – Fotografia: Giulia Blasi

www.giuliablasi.com

Instagram: giuliablasiph

Fb: Giulia Blasi Photography

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