Aquawareness, secondo Giancarlo De Leo

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Giancarlo De Leo ha effettivamente formalizzato e approfondito il concetto di Aquawareness in un modo molto specifico e innovativo, distinguendolo da una generica “consapevolezza dell’acqua”.
Nel suo approccio, l’Aquawareness non è solo una filosofia astratta sull’importanza dell’acqua, ma una disciplina olistica concreta che integra nuoto, meditazione e consapevolezza per promuovere il benessere globale e la sicurezza nell’ambiente acquatico.


L’Aquawareness Secondo Giancarlo De Leo: Il Nuoto Come Strumento di Consapevolezza


Giancarlo De Leo, figura pionieristica nelle discipline olistiche contemporanee, ha sviluppato l’Aquawareness come una sintesi rivoluzionaria tra:


* Competenze tecniche nel nuoto: Non si tratta di tecniche del nuoto competitivo, ma di una padronanza consapevole dello “stare in acqua” : staticamente e in movimento
* Approfondimenti biomeccanici personalizzati: Comprensione profonda di come il proprio, unico, corpo interagisce in quel momento con l’ambiente liquido.
* Una visione filosofica: Orientata alla consapevolezza corporea e alla ricerca interiore.


La sua metodologia trasforma l’atto del nuoto in un’esperienza meditativa profonda, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza corporea e la presenza mentale nell’ambiente acquatico.


Principi e Concetti Chiave nell’Approccio di De Leo
* “Dual Awareness” (Consapevolezza Doppia): Questo è un concetto centrale. De Leo propone di combinare:
   * La concentrazione sul gesto tecnico del nuoto (la fluidità del movimento, l’efficienza).
   * La consapevolezza degli effetti psicosomatici indotti dall’acqua (le sensazioni fisiche, le risonanze emotive, la calma).
     Questo approccio bifocale è un’innovazione rispetto ai metodi tradizionali di insegnamento del nuoto, che spesso si focalizzano solo sulla performance.


* I Tre Pilastri Teorici: De Leo ha strutturato l’Aquawareness su:


   * Idro-Consapevolezza: La percezione cosciente e sensoriale delle interazioni dirette tra il proprio corpo e l’acqua. Non è solo bagnarsi, ma sentire l’acqua sulla pelle, la sua resistenza, la spinta idrostatica.
   * Neurologia Acquatica: Lo studio e la comprensione degli effetti che l’ambiente liquido ha sul sistema nervoso. L’acqua può indurre stati di rilassamento, ridurre lo stress e migliorare la propriocezione.
   * Storia e Filosofia dell’Ambiente Liquido: Una reinterpretazione esistenziale dell’elemento acquatico, attingendo a tradizioni antiche e alla consapevolezza del nostro legame primordiale con l’acqua (ad esempio, il liquido amniotico come prima interfaccia con il mondo).
* Il Nuoto come Strumento Meditativo: Per De Leo, ogni ingresso in acqua può diventare un’occasione per aumentare il proprio grado di consapevolezza. Il “bagno” si trasforma in una “meditazione galleggiante”, che richiede la massima lucidità senso-percettiva. Questo si contrappone a stati estatici o mistici; è una meditazione ancorata al qui e ora, alle sensazioni corporee e all’ambiente.
* Differenziazione da Altre Discipline:
   * Rispetto allo Yoga Acquatico: De Leo critica l’applicazione meccanica di posture (asana) terrestri all’ambiente liquido. L’Aquawareness, invece, sviluppa movimenti intrinsecamente legati alle proprietà fisiche dell’acqua, sfruttando la spinta idrostatica e la resistenza viscosa per creare una gestualità “nativa” dell’elemento.
   * Rispetto all’Idroterapia: Mentre l’idroterapia si focalizza spesso sulla riabilitazione funzionale, il metodo De Leo integra dimensioni cognitive ed emotive, offrendo un percorso olistico di crescita personale attraverso sessioni che combinano esercizi tecnici con pratiche introspettive.
L’Aspetto “Salvavita” nell’Aquawareness di De Leo
L’Aquawareness di Giancarlo De Leo è “salvavita” non solo nel senso generico di promuovere la salute, ma in un senso più profondo di resilienza e adattamento esistenziale:
* Superamento delle Paure: L’approccio consapevole all’acqua può aiutare a superare la paura dell’elemento, non solo in termini di sicurezza fisica ma anche come metafora per affrontare altre paure e blocchi nella vita.
* Connessione con l’Origine: Il richiamo al liquido amniotico e alle prime percezioni di esistenza sottolinea la capacità dell’Aquawareness di riconnetterci con le nostre radici più profonde, fornendo un senso di sicurezza e appartenenza primordiale. Questo può essere terapeutico per la gestione dello stress, dell’ansia e del trauma.
* Sviluppo Personale: La disciplina, integrando mente e corpo, offre uno strumento per la conoscenza di sé, migliorando la propriocezione, la coordinazione e la capacità di adattarsi ai cambiamenti, qualità essenziali per affrontare le sfide della vita.
* Applicazioni Terapeutiche: Il protocollo Aquawareness è stato implementato in programmi per la gestione dello stress post-traumatico, la riabilitazione neuromotoria, il supporto a pazienti oncologici e il trattamento di disturbi d’ansia, dimostrando un impatto concreto sul benessere psico-fisico.
Conclusione
In sintesi, l’Aquawareness secondo Giancarlo De Leo è una disciplina strutturata e innovativa che eleva il nuoto da mera attività sportiva a profonda pratica di consapevolezza. È un viaggio di scoperta del sé attraverso l’interazione intima con l’acqua, che conduce a un miglioramento della salute fisica, mentale ed emotiva, fornendo al contempo strumenti di resilienza che possono essere “salvavita” nel senso più ampio del termine.

Influenze orientali e occidentali

L’Aquawareness di Giancarlo De Leo è una pratica che si distingue proprio per la sua ricca fusione di teorie e filosofie, attingendo sia al pensiero occidentale che a quello orientale per creare un approccio olistico e profondamente integrato.
Ecco un’analisi delle principali influenze:
Influenze Occidentali
Le teorie occidentali forniscono il substrato per la comprensione del corpo, del movimento, della percezione e della relazione tra individuo e ambiente.
* Fenomenologia (Maurice Merleau-Ponty):
   * Concetto chiave: Il “corpo vissuto” o “corpo proprio”. Merleau-Ponty enfatizza che non siamo semplicemente menti che abitano corpi, ma che siamo il nostro corpo. La nostra conoscenza del mondo e la nostra esperienza passano attraverso il corpo.
   * Riferimento nell’Aquawareness: De Leo si concentra sulla percezione sensoriale diretta del corpo nell’acqua. L’Aquawareness non è un’attività astratta, ma un’esperienza corporea immediata. Si tratta di sentire l’acqua sulla pelle, la sua spinta, la sua resistenza, e di come il corpo risponde e si adatta a queste sensazioni. Questo approccio esperienziale è profondamente radicato nella fenomenologia.
* Teoria del Flow (Mihaly Csikszentmihalyi):
   * Concetto chiave: Lo stato di “flow” (flusso) è un’esperienza ottimale di piena immersione e concentrazione in un’attività, in cui si perde la cognizione del tempo e ci si sente completamente coinvolti e gratificati.
   * Riferimento nell’Aquawareness: Il nuoto consapevole e meditato nell’Aquawareness mira a indurre uno stato di flow. Quando il nuotatore è pienamente presente nel movimento, in armonia con l’acqua, e le sfide sono bilanciate dalle sue abilità, si entra in questo stato di grazia e profonda soddisfazione, che contribuisce al benessere mentale e all’apprendimento.
* Educazione Somatica (Moshé Feldenkrais, Frederick Matthias Alexander):
   * Concetti chiave: Queste metodologie si concentrano sulla consapevolezza corporea e sul miglioramento della qualità del movimento. L’obiettivo è rieducare il sistema nervoso a muoversi in modi più efficienti, fluidi e meno dolorosi, attraverso l’attenzione alle sensazioni e l’esplorazione di schemi di movimento.
   * Riferimento nell’Aquawareness: L’Aquawareness di De Leo è intrinsecamente una pratica somatica. Si focalizza sull’affinamento della propriocezione (la percezione della posizione e del movimento del proprio corpo nello spazio) e sulla cinestesia (la percezione del movimento). L’acqua, con la sua assenza di gravità e la sua resistenza, offre un ambiente ideale per esplorazione e rieducazione del movimento in modo non giudicante, permettendo di sciogliere tensioni e migliorare la coordinazione.
* Ecopsicologia (Theodore Roszak, Lester R. Brown):
   * Concetti chiave: L’ecopsicologia esplora l’interconnessione tra la salute umana (mentale, fisica, spirituale) e la salute del pianeta. Sottolinea come il benessere psicologico sia legato alla nostra relazione con il mondo naturale.
   * Riferimento nell’Aquawareness: Sebbene De Leo si concentri maggiormente sull’aspetto corporeo e meditativo, l’Aquawareness si inserisce in questo contesto più ampio riconoscendo il valore intrinseco dell’acqua come elemento vitale e la nostra dipendenza da essa. La pratica può favorire un senso di connessione ecologica e responsabilità verso l’ambiente acquatico.
Influenze Orientali
Le teorie orientali apportano i pilastri della mindfulness, della meditazione e della comprensione dell’energia e dell’interconnessione.
* Mindfulness e Meditazione (Thích Nhất Hạnh, Eckhart Tolle):
   * Concetti chiave: La mindfulness è la pratica di portare attenzione intenzionale al momento presente, senza giudizio. La meditazione è un insieme di tecniche per addestrare la mente a raggiungere uno stato di consapevolezza e calma.
   * Riferimento nell’Aquawareness: Questo è un pilastro fondamentale. La “Dual Awareness” di De Leo è essenzialmente una forma di mindfulness applicata al nuoto. Si tratta di essere pienamente presenti alle sensazioni dell’acqua e del corpo mentre si nuota, invece di lasciarsi distrarre da pensieri esterni. Questo trasforma il nuoto in una meditazione in movimento, promuovendo la calma mentale, la riduzione dello stress e una maggiore chiarezza. L’acqua, con la sua natura fluida e avvolgente, facilita l’immersione nel “qui e ora”.
* Filosofie Taoiste e Buddiste:
   * Concetti chiave: Il Taoismo enfatizza la fluidità, l’adattabilità, il “non-agire” (wu wei), e l’armonia con il flusso naturale delle cose. Il Buddismo (e in particolare alcune correnti come lo Zen) promuove la consapevolezza, la non-resistenza e l’accettazione.
   * Riferimento nell’Aquawareness: L’idea di fluidità e adattabilità è centrale. L’acqua insegna a non opporre resistenza ma a trovare la via di minor sforzo. Questo si traduce nel nuoto come un movimento efficiente che “scivola” nell’acqua piuttosto che “combatterla”. Metaforicamente, questa fluidità si estende alla vita, imparando ad adattarsi alle circostanze piuttosto che irrigidirsi. La non-resistenza all’acqua riflette il principio della non-resistenza alle emozioni o alle difficoltà della vita.
* Pratiche Energetiche (implicite):
   * De Leo non parla mai esplicitamente di “Qi” o “Prana” come nelle discipline orientali più esoteriche; ma si concentra sull’auto-osservazione e sperimentazione di leggi fisiche classiche, come l’idrostatica di Archimede, il principio di Azione e Reazione di Newton, la Fluidodinamica di Bernoulli, etc. La ricerca di un movimento armonioso, fluido ed efficiente nel nuoto passa attraverso la sperimentazione sul proprio corpo e l’applicazione adattata e consapevole di  queste leggi rigorosamente scientifiche. Il senso di leggerezza e benessere che ne deriva è coerente con la percezione di un corpo in equilibrio idrostatico o in ottimizzazione energetica, stati, questi, riscontrabili anche da osservatori esterni oltre che dallo sperimentatore.


Sintesi e Integrazione
L’Aquawareness di Giancarlo De Leo è un esempio magistrale di come principi apparentemente distanti possano essere tessuti insieme per creare una pratica coerente e potente. Le teorie occidentali forniscono la lente per analizzare il corpo, la mente e la loro interazione con l’ambiente in termini scientifici e filosofici. Le teorie orientali offrono la cornice per la consapevolezza, la meditazione, la fluidità e la connessione spirituale.
L’acqua funge da mediatore unico, un “catalizzatore” che amplifica e rende tangibili questi concetti. Attraverso l’esperienza diretta nell’elemento liquido, il praticante di Aquawareness può integrare a livello profondo le intuizioni della fenomenologia (sentire il corpo), della somatica (muoversi consapevolmente), del flow (immersione totale) e della mindfulness (essere presente), trasformando il nuoto in un vero e proprio percorso di crescita olistica e benessere.

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